Carlo Ceraso
Quando ieri pomeriggio è arrivato a palazzo Racani Arroni c’è mancato poco che gli prendesse un colpo. Perché anche il libertino Vittorio Sgarbi di fronte alla statua di Michail Misha Dolgopov che ritrae una donna nuda inchinata davanti ad un uomo nell’atto della fellatio, con tanto di enorme attributo in bella vista, ha avuto un sussulto. Non solo. Il volto maschile dell’opera richiama quello dell’ex presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. Roba da far scatenare un putiferio.
La mostra verrà inaugurata alle 18 di oggi ma Sgarbi è determinato a far coprire almeno il ‘coso’. “Non possiamo neanche spostarla – dice Sgarbi a Tuttoggi.info fuori dall’Hotel Clitunno (dove alloggia anche Achille Bonito Oliva) – perché pesa 6 quintali”. “E’ una provocazione – commenta risentito Vittorio Sgarbi – di cui, nonostante i miei principi non sono stato avvertito e non ho visto preventivamente bozzetti e fotografie”. Sgarbi ha avuto parole di elogio per Elisabetta Rizzuto che ha curato l’allestimento insieme al consorzio “Spoleto Nuova”. “Ma avrebbero dovuto ugualmente informarmi. Non mi scandalizzo certo per una fellatio, ma non c’è altra soluzione che coprire l’opera”. Frasi che hanno mandato su tutte le furie l’artista che attende di chiarirsi con Sgarbi, minacciando altrimenti di rimpacchettare le sue sculture (arrivate su un camion lungo 18 metri) e rispedirle a Mosca.
Insomma, dopo lo ‘strappo’ con la Fondazione Festival, il critico ha rischiato anche l’incidente diplomatico. Di certo – e quella volpe di Sgarbi lo sa bene – ne ha guadagnato in comunicazione per la Mostra e, di ritorno, per la città del festival. Peccato che in pochi abbiano compreso che senza Sgarbi, per tv e mass media, il 2 Mondi rischia di essere un altro Festival.
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(Nella foto il lancio del 'piscio d'artista' compiuto durante il Festival 2011 da Ripa di Meana a Vittorio Sgarbi)
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