Non è ancora certo, ma Papa Francesco tornerà ad Assisi (per la quarta volta) probabilmente il 28 marzo 2020, giornata conclusiva di “Economy of Francesco”. L’evento, in programma dal 26 al 28 marzo del prossimo anno nella città serafica ed annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Bergoglio, è stato presentato oggi a Roma, nell’aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede.
Alla presentazione c’erano il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino; il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale; Luigino Bruni, professore ordinario di Economia politica presso la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e consultore del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; Stefania Proietti, sindaco di Assisi; padre Mauro Gambetti, O.F.M. Conv., custode del Sacro Convento di Assisi.
“Economy of Francesco è un evento di studio, di incontro, di confronto di ricerca tra giovani studiosi ed operatori dell’economia convocati dal Papa. Con il suo gesto profetico della spogliazione, il “poverello” di Assisi non faceva un atto anti-economico, ma un atto di fondazione di un’economia alternativa” ha detto monsignor Sorrentino, spiegando poi che “da quello che abbiamo percepito, il Papa sarà ad Assisi un solo giorno, e con ogni probabilità sarà il momento conclusivo“, vale a dire il 28 marzo.
Nel suo intervento il cardinale Turkson – che sarà in Assisi proprio in questo fine settimana per partecipare alla due giorni al Santuario della Spogliazione dal titolo: “Dalla casa del sé alla casa del noi” – ha sottolineato che l’economia a cui fa riferimento il Santo Padre è “l’economia sociale che non va confusa con l’economia socialista. L’economia di papa Francesco è un’economia inclusiva che serve a tutti gli uomini, è un’economia delle risorse per il bene comune, che non lascia fuori nessuno”.
Il professor Bruni ha invece evidenziato l’importanza del patto con i giovani “perché loro sono nella possibilità di cambiare e di cambiare il mondo” e soprattutto il coinvolgimento di ricercatori e imprenditori: “ci sarà la teoria ma anche la prassi”. “Sarà una grande festa dei giovani con il Papa per l’economia, – ha spiegato Bruni – sono attesi almeno 500 giovani, metà imprenditori sotto i 35 anni e metà studiosi di dottorato nelle università di tutto il mondo, comprese quelle ebraiche”.
Il sindaco Proietti ha manifestato tutta la sua gratitudine al Santo Padre per aver scelto “Assisi per questo evento epocale” ed ha annunciato che la città, in tutte le sue componenti, sarà in linea con il messaggio che vuole promuovere. Il primo cittadino si è detta “molto colpita dall’invito inedito del Papa, che coincide con i 40 anni dalla proclamazione di san Francesco tra i custodi dell’ecologia“.
Infine padre Mauro Gambetti ha messo in risalto che “questo è un tema di cui si parla tanto e che non riguarda solo noi, cristiani, cattolici o francescani. C’era però bisogno di una scatto in avanti, e il Papa è riuscito a coagulare intorno a questo suo messaggio e a quello San Francesco tutti gli uomini di buona volontà”. Il custode del Sacro convento ha poi sottolineato una specificità francescana ovvero la “povertà non solo materiale ma anche quella spirituale, grande porta verso la fraternità”.
“La presenza del Papa ad Assisi, rende sempre più attuale la figura di San Francesco” ha dichiarato padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi.