Il consiglio comunale ha approvato ieri all’unanimità un atto d’indirizzo sui beni culturali cittadini e la loro valorizzazione, predisposto dalla seconda commissione consiliare, sulla base di una analogo atto proposto da Paolo Maggiolini (Gm) e sottoscritto da altri consiglieri.
“Il centro storico di Terni – si legge nell’atto – è un bene di sicuro interesse con grande valenza storica-architettonica-urbanistica” e per questo “con specifico riguardo ai beni culturali ed urbanistici, va predisposto un progetto di sviluppo per valorizzare, oltre ai siti d’eccellenza (cascata, Piediluco, Carsulae) anche gli altri punti d’interesse cittadini e del territorio, coinvolgendo soggetti pubblici e privati ed utilizzando tutte le tecniche di promozione, dal Web ai cd rom, fino al rifacimento della segnaletica stradale”. Nell’atto si sostiene poi che è importante puntare “su un processo di industrializzazione dei beni culturali, che consenta di generare reddito, soprattutto attraverso lo sfruttamento dell’indotto turistico” e che è necessario mettere in calendario una serie d’interventi mirati a rendere maggiormente fruibile il patrimonio artistico a cominciare dalla chiesa di San Tommaso, palazzo Carrara e dalla fontana di piazza Tacito”. In questo senso l’atto della seconda commissione impegna il sindaco e la giunta “ad individuare anche nella predisposizione del prossimo bilancio di previsione una serie d’interventi per la valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico culturale della città”. La Giunta, tramite l’assessore Roberto Fabrini ha accolto i contenuti dell’atto “sempre tenendo in considerazione le difficoltà economiche dovute ai tagli ed ai mancati trasferimenti sia statali che regionali”.