“La piaga dell’abusivismo sta assumendo anche nel campo del benessere, e in particolare dell’estetica e dell’acconciatura, dimensioni preoccupanti. È per questo che vogliamo invitare l’utenza a rivolgersi unicamente a operatori professionali, gli unici in grado di garantire standard qualitativi molto alti in termini di igiene, sicurezza, investimenti nella formazione e utilizzo di prodotti e macchinari professionali”. Queste le parole utilizzate da Carlo Antognoni, segretario della Federazione benessere di Confartigianato Imprese Perugia, nel presentare, lunedì 27 maggio a Perugia, la “Campagna informativa contro l’abusivismo”. Un’iniziativa promossa a livello nazionale dalla confederazione di categoria e oggi approdata anche in Umbria, che prevede una capillare azione di informazione all’interno dei centri di estetica e di acconciatura, con la diffusione di materiale promozionale tra la clientela e gli operatori aderenti. A illustrare gli obiettivi dell’iniziativa, oltre allo stesso Antognoni, sono state Daniela Morganti e Giusi Luchetti, rispettivamente presidente della Federazione estetiste e vicepresidente della Federazione acconciatori di Confartigianato Imprese Perugia, e Stelvio Gauzzi, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Perugia. “Chi si rivolge agli operatori abusivi – ha spiegato Daniela Morganti – non potrà mai avere lo stesso servizio offerto da un professionista e rischia anche a livello di salute. Solo i centri riconosciuti, infatti, garantiscono una sterilizzazione totale degli strumenti e delle attrezzature utilizzate, così come anche l’impiego di macchinari e l’applicazione di tecniche manuali, frutto dell’evoluzione tecnico scientifica che ha investito il settore in questi anni”. “Noi abbiamo una grande responsabilità – ha affermato Giusi Luchetti –, perché il nostro è uno di quei rari mestieri in cui si è a contatto fisico diretto con i clienti. Noi dobbiamo stare attenti a molti fattori. Non possiamo utilizzare prodotti di scarsa qualità e di provenienza incerta e dobbiamo conoscere bene anche lo stato di salute dei nostri clienti per evitare eventuali effetti collaterali”.
Ad oggi, sono oltre 40 le imprese nella provincia di Perugia che hanno già aderito alla campagna. Nella regione sono oltre 2mila le imprese di acconciatura ed estetica iscritte alla Camera di Commercio, di cui 1.690 in provincia di Perugia e 580 in quella di Terni, per un totale di circa 6mila addetti. Con un’incidenza del lavoro abusivo pari al 10 per cento sul totale degli occupati, il settore del servizio alla persona è uno di quelli più soggetti al fenomeno. “Il lavoro nero è in costante aumento – ha aggiunto Daniela Morganti – e proprio per questo vogliamo essere tutelati dallo Stato. Chiediamo un riconoscimento giuridico della nostra professionalità e maggiori controlli da parte delle istituzioni e degli organi preposti, affinché l’abusivismo sia contrastato in maniera efficace”. “Confartigianato – ha concluso Gauzzi – da sempre lotta contro il lavoro nero. Un fenomeno negativo dal punto di vista etico, ma anche di concorrenza sleale che mette a rischio tante attività e tanti lavoratori. Soprattutto in questo momento di grave crisi economica questo fenomeno non può più essere tollerato”.