I pentastellati tornano a parlare di Belladanza e, questa mattina, lo hanno fatto schierando un presidio proprio davanti all’entrata della discarica, per rendere pubblica, ancora una volta, l’emergenza che affligge questo sito. Insieme al Movimento 5 Stelle di Città di Castello, “capitanato” dal candidato sindaco Marco Gasperi, erano presenti anche l’europarlamentare M5S Laura Agea, il deputato M5S Filippo Gallinella, il consigliere regionale M5S Andrea Liberati, il presidente del Comitato Belladanza Silvia Bianchi e il coordinatore Rifiuti Zero Umbria Marco Montanucci e alcuni residenti della zona con tanto di mascherine.
L’europarlamentare Agea ha riassunto la situazione, ricordando la recente approvazione, da parte della Regione, dell’ampliamento della discarica “che verrà praticamente costruita sopra quella vecchia, in un terreno sul quale sono stati già sotterrati rifiuti”. “Il grido di aiuto – ha aggiunto – è venuto direttamente dai cittadini. L’Umbria è detta il cuore verde d’Italia ma per considerarla tale bisogna dimostrarlo. Non è certo questa la strada”.
Il consigliere regionale Liberati ha affermato che “si continua con i vecchi metodi e la solita politica fallimentare dei rifiuti. I vari Ati sono stati sempre contrassegnati da ‘gare opache’ di milioni e milioni di euro e sempre dagli stessi soggetti. Non si può pensare di ampliare una discarica con le falde acquifere inquinate e con le frane, queste sono ‘sciocchezze criminali’ alle quali la Regione sta dando il via libera”. “Occorre – ha precisato – un controcanto rispetto alla conformità politico-ideologica di questa regione e a questa sorta di ‘cappa’ che chiude la verità dentro di sé”.
Il deputato Gallinella ha ribadito la necessità di smettere con la discarica a operare completamente a favore della differenziata spinta e della tariffa puntuale: “Per fare questo – ha sottolineato – ci vuole anche un incentivazione e un educazione dei cittadini“. “Paghiamo tre volte per questa discarica: – ha dichiarato il candidato sindaco Gasperi – la prima per portare via i rifiuti, la seconda come cittadini che si vedono aumentare le tasse relative, e la terza per i 20 milioni di euro che servono a fare trivellazioni di 20-25 metri. E’ un massacro per l’ambiente, poichè si devono schiacciare rifiuti che hanno già rilasciato sostanze inquinanti nelle falde acquifere. Occorre assolutamente bonificare – ha concluso – qui ci sono rifiuti a cielo aperto, tra cui plastica, cartone, e organico e la gestione che ci propina l’amministrazione ci sta avvelenando le persone“.
Concordi con i pentastellati anche il presidente del Comitato Belladanza Bianchi, secondo la quale questa discarica è “folle” e il coordinatore Rifiuti Zero Umbria Montanucci che ha ricordato come “almeno il 30% della differenziata torna in discarica. E’ necessario un cambio di rotta“.