Un investimento di 12 milioni di euro in impianti, sostenuto da Sogepu in attuazione del Piano d’Ambito dell’ex Ati 1, negli ultimi due anni, ha trasformato Belladanza da semplice discarica in un polo integrato per il trattamento, recupero, valorizzazione e smaltimento del rifiuto, oggi in grado di garantire l’autonomia gestionale del territorio dell’Alta Valle del Tevere e dell’Alto Chiascio e di essere punto di riferimento strategico per il nuovo Piano umbro di settore, affidato dalla Regione alla redazione dell’Auri
Con il seminario sul tema “Il nuovo piano d’ambito dei rifiuti – L’impiantistica come elemento strategico per una nuova economia circolare”, promosso lo scorso (lunedì 22 gennaio) all’Auditorium di Sant’Antonio da Comune di Città di Castello, Auri e Ordine degli Ingegneri di Perugia, l’evoluzione di Belladanza è stata portata per la prima volta all’attenzione pubblica, in un confronto che ha permesso di focalizzare il rilievo assunto dal sito tifernate nella prospettiva della nuova pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti urbani.
“La nuova impiantistica di Belladanza entrerà in funzione a luglio e segnerà una svolta epocale per Città di Castello e l’Alta Umbria – ha spiegato il presidente Sogepu Goracci – perché metterà a disposizione delle comunità del territorio la possibilità di gestire in completa autosufficienza il ciclo dei rifiuti, rimuovendo ogni problematica connessa ai flussi di materiali, e di beneficiare delle positive ricadute in termini economici che deriveranno dall’ottimizzazione del sistema”. “Belladanza è uno dei tre poli strategici della regione e, con la nuova impiantistica, sarà una risorsa fondamentale del percorso di miglioramento dell’efficienza del sistema umbro”, ha dichiarato il presidente dell’Auri Betti.