Gli agenti della Polizia di Stato di Perugia, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo, sono intervenuti nei pressi di un distributore della città dove era stato segnalato un furto.
Giunti sul posto, gli operatori hanno preso contatti con la richiedente, la quale ha dichiarato di aver sentito dei rumori sospetti provenire dal condominio di fronte, dove vi era la sede amministrativa del distributore Ha poi dichiarato di aver visto un uomo sfondare la porta dell’edificio e, dopo essere entrato all’interno, fuggire via poco dopo in direzione dei campi, dove lo aveva poi notato cambiarsi gli indumenti.
Una volta constatato il furto di circa 30 euro e aver acquisito tutti gli elementi descrittivi utili alla individuazione dell’uomo, gli agenti hanno iniziato una fitta perlustrazione della zona, riuscendo a rintracciarlo in via del Vivaio. Indentificato come un cittadino albanese – classe 1979, con numerosi precedenti di Polizia e irregolare sul territorio nazionale – è apparso, fin da subito, insofferente al controllo. Sentito in merito alla sua presenza sul posto, il 43enne non è stato in grado di fornire una motivazione plausibile e, per questo motivo, è stato sottoposto a perquisizione che ha dato esito positivo. Infatti, nei pantaloni, i poliziotti hanno trovato del denaro – pari a 69 euro – verosimilmente asportato poco prima dall’esercizio pubblico.
Dopo aver effettuato un accurato controllo dei campi adiacenti al distributore, gli agenti hanno rinvenuto dei vestiti – lasciati dall’indagato dopo essersi cambiato – e un cacciavite.
Accompagnato in Questura per le attività di rito, il 43enne è stato riconosciuto – grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza – come il probabile autore di altri due furti: uno, avvenuto poco prima del furto nel distributore, nei pressi di un’azienda agricola adiacente, dove erano stati asportati circa 40 euro; l’altro, consumatosi qualche giorno prima in un negozio di via Settevalli, dove era stata sottratto il registratore di cassa contenente 900 euro in contanti. Per questi motivi, al termine degli accertamenti del caso, il cittadino straniero è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato continuato di furto aggravato, porto ingiustificato di oggetti atti allo scasso e false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale sulla sua identità.
Il 43enne è stato poi messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione che ha avviato la procedura per rendere esecutiva la sua espulsione dallo Stato.