Un Calendario venatorio senza fughe in avanti, quello che la Giunta regionale dell’Umbria si appresta ad adottare. L’obiettivo è evitare contenziosi con il mondo ambientalista, dentro e fuori le aule di tribunale.
Le deroghe, eventualmente anche in preapertura al momento eliminata, saranno inserite al di fuori del Calendario venatorio che questa volta si vuole approvare nei tempi, per evitare la tagliola del Tar last-minute.
Durante la Consulta in cui ha presentato la bozza Calendario venatorio, l’assessore Simona Meloni ha confermato di aver dato mandato agli uffici di verificare con Ispra la possibilità di inserire deroghe, secondo le richieste avanzate dalle associazioni venatorie.
Con lo stop perentorio dell’Europa alla tortora africana, i cacciatori chiedono di poter sparare in preapertura al piccione domestico, allo storno e alla tortora dal collare, in ragione dei danni che queste specie provocano alle colture.
Per lo storno, inoltre, si prova la strada della piccola quantità. Così come per il fringuello.
Diverso è il caso della beccaccia. Nel Calendario venatorio è stato previsto il termine del prelievo al 19 gennaio. Le associazioni venatorie hanno portato studi che ammettono la possibilità del prelievo fino alla fine del mese. Una strada che stanno percorrendo anche altre regioni del Centro Italia. Meloni ha promesso che si confronterà con i rispettivi assessori.