Si chiude tra gli applausi del pubblico la 9° edizione del Terni Festival Internazionale 2014 della Creazione Contemporanea.
Dopo i vari spettacoli di danza e teatro, percorsi urbani e performance allestite nei negozi cittadini e nelle case dei ternani tra il 19 e il 28 Settembre, quest’evento non poteva che concludersi nel migliore dei modi presso il CAOS “Teatro Secci” alle ore 20:45. Spettacolo iniziato con circa mezz’ora di ritardo, presenti in sala una 50ina di persone, non molte nonostante l’evento ad ingresso gratuito e di ‘calibro’ elevato.
“Beautiful Indonesia” presenta la compagnia: Rumah Budaya Nusantara “Puspo Budoyo”. Questo il nome della grande arte coreica indonesiana che si è presentata ieri al Terni Festival con Rumah Budaya Nusantara “Puspo Budoyo”, un organico di 9 danzatori e 5 musicisti con una strumentazione musicale estremamente peculiare, il gamelan, che comprende metallofoni, xilofoni, tamburi, gong, ma anche flauti di bambù, strumenti a corda e la voce.
A presentare l’iniziativa è Linda Di Pietro, amministratrice del CAOS Terni: “Siamo contenti di essere arrivati alla 9° edizione del Terni Festival della Creazione Contemporanea, ci dispiace di non essere stati puntuali, ma sono sicura e spero vivamente che l’attesa ne sia valsa la pena”.
Lo spettacolo si è tenuto in collaborazione con l’Associazione Culturale “Mnemosyne” e il sostegno dell’Ambasciata della Repubblica di Indonesia presso la Santa Sede. Rumah Budaya Nusantara ”Puspo Budoyo” ha portato in scena rappresentazioni di ketoprak, Wayang orang, Ludruk, Lenong e danze drammatiche.
Melodie soavi ‘folk’ hanno fatto da scenario alle danze tradizionali dei ballerini indonesiani. Ritmi spezzati dalle voci dei musicisti e dai ‘risvolti’ improvvisi dei danzatori che, con l’uso di maschere drammatiche, hanno animato il Teatro Secci, appassionando così adulti e bambini. Dunque un finale degno del progetto di Terni Festival 2014, che si è concluso sulle note dei classici ‘’Besame Mucho’’ e “Sway”.
Infine Linda Di Pietro ha invitato il pubblico a socializzare e scattare foto con gli artisti in scena, un momento di ‘scambi culturali’ per i ternani e gli ‘attori’ che, per esibirsi a Terni e diffondere le proprie tradizioni, ‘hanno attraversato interi Continenti’.