Battuti tutti i record alla “24 ore di fine anno” che, alle piscine comunali di Città di Castello, ha dato vita ad un autentico spettacolo di sport e solidarietà.
Allo scoccare delle ore 18 di sabato 28 dicembre (dopo 24 ore esatte) sono stati complessivamente 540 i nuotatori scesi in acqua, contro i 503 della passata edizione del 2017, con 1.287 chilometri e 800 metri percorsi, contro i 1.051 chilometri e 950 metri coperti in precedenza. L’incessante flusso di appassionati alternatisi sulle corsie, ha fatto sì che durante le 24 ore della manifestazione ci siano state sempre almeno 15 persone in vasca, fino al raggiungimento della soglia massima consentita di 50 nuotatori, che ha determinato più volte code a bordo piscina per potersi tuffare.
L’impresa nell’impresa è stata quella di Marco Fratini, tifernate d’adozione in forza agli Amatori Nuoto Libertas di Perugia, entrato in acqua 6 ore prima del via ufficiale, che ha nuotato per 30 ore coprendo la distanza di 71 chilometri e 700 metri. L’incredibile prova, superata anche tra qualche inconveniente respiratorio per l’eccesso di evaporazione del cloro provocato dall’elevato e costante numero di nuotatori in vasca, è stata una tappa di fondamentale importanza del percorso di allenamento intrapreso in vista del tentativo di record mondiale di percorrenza continuativa in vasca sulla distanza di 100 chilometri, fissato per marzo 2020.
La finalità benefica dell’evento, che si proponeva di raccogliere fondi per l’acquisto di beni e servizi in favore degli oratori di Città di Castello, è stata sostenuta da tante donazioni spontanee, che alla fine hanno permesso di mettere insieme la somma di 2.300 euro. “In questa manifestazione convivono i sani valori di sport e solidarietà, per questo non poteva che essere un successo, all’interno di una comunità come quella tifernate abituata da sempre a essere protagonista diretta nella pratica sportiva e nell’aiuto agli altri”, ha dichiarato l’assessore allo Sport Massimo Massetti, nel ringraziare “i Nuotatori Tifernati Master e il Cnat ’99 per lo straordinario lavoro svolto, mettendo in campo una macchina organizzativa da 100 persone e coinvolgendo in maniera importante tutta la collettività tifernate”.
“Ottenere la partecipazione di così tante persone, tra le quali molte famiglie e soprattutto molti nuotatori occasionali che hanno approfittato di questa opportunità per tornare in acqua, è motivo di grande soddisfazione ed è un segnale molto importante di vivacità della comunità tifernate, che risponde sempre e bene quando vengono proposti eventi sportivi di qualità”, hanno commentato il presidente dei Nuotatori Tifernati Master Valentino Cerrotti, insieme al responsabile organizzativo Francesco Serafini, e il presidente del Cnat’ 99 Federico Cavargini.
Dai partecipanti più giovani di appena 2 e 3 anni, fino al più anziano, il pioniere del nuoto master tifernate Vittorio Mariucci con i suoi 78 anni, è venuta la testimonianza più significativa che il nuoto è per tutti. Una bella pagina è stata quella scritta dalle famiglie che sono scese in acqua con tutti i propri componenti anche nelle ore notturne, ma anche dal mondo dello sport e della scuola, con l’Atletica Libertas e l’istituto Alighieri-Pascoli che sono stati i sodalizi a percorrere le maggiori distanze tra quelli rappresentati all’evento. Dopo il successo dell’edizione 2019 gli organizzatori già pensano alla prossima sfida, con l’idea di dare continuità alla “24 ore di nuoto” attraverso una cadenza biennale.