(Fda) Dopo il richiamo dei giorni scorsi di Coldiretti, anche la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha “rimproverato” ieri l'atteggiamento troppo leggero tenuto dalle istituzioni comunitarie, che ha dato origine al “caos” del batterio killer, che si è abbattuto con pesanti ricadute sul comparto agricolo umbro e nazionale.
Il presidente della Cia dell’ Umbria, Domenico Brugnoni, è intervenuto a margine dei lavori della V Conferenza economica dell’ Agricoltura, che si è svolta ieri a Lecce, per rimarcare “il danno che ancora una volta viene arrecato all’ agricoltura per effetto di allarmismi ingiustificati”.
Brugnoni ha chiesto anche “un atteggiamento serio e responsabile dei media nel trattare questi argomenti e la messa in campo di strumenti e azioni da parte delle istituzioni per tutelare la salute dei consumatori, dei produttori agricoli e di quanti a diverso titolo sono impegnati all’interno delle filiere produttive agroalimentari”.
Nel corso della Conferenza di Lecce il ministro delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano ha rilevato come la vicenda abbia dimostrato quanto sia fragile ed esposto a rischi il settore agricolo ed ha ribadito che frutta e ortaggi italiani sono tutelati da un sistema di controlli che li rendono sicuri. Per dimostrarlo il ministro ha consumato personalmente verdure ed ortaggi crudi offerti dagli agricoltori della Cia.