Schiamazzi, ubriachezza molesta, urla. Addirittura un petardo. Questo quanto raccontato da alcuni cittadini di Bastia Umbra, esasperati da ciò che è accaduto nelle ultime notti durante i festeggiamenti per il tradizionale Palio de San Michele, in corso dal 19 al 30 settembre.
Cronaca di un disagio vissuto principalmente nel centro storico, tra strade lasciate sporche e male odoranti e urla dovute più dall’eccesso alcolico che dalla passione rionale. Tanto che, in questi ultimi giorni, a intervenire ci hanno dovuto pensare i Carabinieri di Bastia Umbra e Assisi, in più occasioni, per cercare di sedare proprio chi si tratteneva per le vie della cittadina disturbando la quiete pubblica, a volte consumando fuori orario bevande alcoliche.
Un’ultima testimonianza di queste ore riporta anche il lancio di un petardo durante la festa. Lo scoppio ha ovviamente spaventato i presenti e creato scompiglio, senza fortunatamente causare feriti.
Il tutto nonostante l’ordinanza del sindaco Stefano Ansideri, emessa il 18 settembre, che ha prescritto, nel periodo dei festeggiamenti patronali, “limitazioni orarie alla somministrazione, vendita e al consumo di alcolici e il divieto di utilizzare bottiglie di vetro e lattine. Il provvedimento, in linea con quelli delle precedenti edizioni del Palio, tiene in considerazione le reiterate richieste dei cittadini, anche a seguito della manifestazione del ‘PaliOpen svoltasi lo scorso 9 settembre in piazza Mazzini, rivolte alle forze di polizia per le problematiche relative ai rumori molesti, schiamazzi e altri comportamenti lesivi del decoro e della sicurezza urbana”. Gli stessi Carabinieri, in base a quanto riferito dal Comando di Assisi, valuteranno nei prossimi giorni se intervenire con eventuali provvedimenti nei confronti delle persone controllate in questi ultimi giorni.
Una situazione che ha spinto anche il Presidente dell’Ente Palio, Marco Gnavolini, a pubblicare una nota in risposta alle polemiche degli ultimi giorni sui presunti disagi creati dal Palio de San Michele, cercando di evitare che si faccia confusione tra il ‘disturbo’ dei normali festeggiamenti e le situazioni di disagio create da singoli non associabili all’Ente Palio e alla sua organizzazione: “Bastia Umbra è la mia città ed il Palio è la mia passione“, scrive Gnavolini. “Questi sono due fattori imprescindibili, che amo profondamente e che difenderò per sempre. Quanto riportato e quanto emerso da alcuni organi di informazione non corrisponde assolutamente alla verità. Il Palio de San Michele ha come prerogativa l’aggregazione e la sua funzione sociale è ben nota e chiara da ormai 55 anni.
La nostra attività ludico-sociale ed artistica vanta collaborazioni con le scuole e con tutte le principali associazioni presenti nel nostro territorio. Non comprendo minimamente questo becero populismo ed immotivato attacco, privo di ogni fondamenta, rivolto ai nostri ragazzi. Voglio conoscere la fonte di tali falsità, così gravi e lesive alla nostra immagine, a quella del Palio e a quella della nostra città, dopodiché ci tuteleremo nelle adeguate sedi. Non si possono addossare colpe e motivazioni di ciò che accade quotidianamente per tutto l’anno nel nostro paese alla nostra manifestazione.
Noi non possiamo essere il capro espiatorio dell’inciviltà e dell’ignoranza che campeggia nel singolo individuo. Queste sono responsabilità che a monte vanno ricongiunte alle istituzioni. Credo che i rioni abbiano fino ad oggi dimostrato un grande segno di maturità e cooperazione, garantendo sempre il corretto svolgimento delle attività. Inoltre, voglio rimarcare che tutte le persone che si sono adoperate da sempre per il Palio, l’hanno fatto con estrema passione ad opera di volontariato. Ecco perché voglio concludere il mio intervento pubblicando le parole contenute nella lettera che abbiamo ricevuto, con lusinga ed orgoglio, dalla professoressa Maria Caldari, vincitrice del concorso del Palio 2016. L’artista ha scelto di devolvere il montepremi per una buona azione. Sono questi i veri messaggi che rispecchiano fedelmente i nostri valori, gli stessi che vorremmo leggere quando si parla di Palio de San Michele”.
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