Un grido d’allarme dalle associazioni di Bastia Umbra – Virtus Bastia, Bastia Volley e Gymnica Bastia, che in totale vantano circa 600 iscritti – perché “ormai esauste, senza una struttura idonea che permetta loro di svolgere un’attività agonistica (dai 12 anni in poi) fatta di allenamenti e campionati”. La pressostruttura di San Lorenzo che la giunta avrebbe voluto ‘concedere’ alle società sportive sarebbe infatti inadeguata. E un’altra struttura non c’è, con tutti i rischi – e i disagi – che ne derivano.
Se nei giorni scorsi sulla questione degli impianti sportivi si è arrivati a un passo dallo spaccare la maggioranza – con accuse incrociate sulle ‘colpe’ tra gli assessorati allo sport, in capo a Filiberto Franchi, e quello ai lavori pubblici, in mano a Stefano Santoni di Fratelli d’Italia; la Lega, visto il bailamme, ha chiesto le dimissioni di sindaco e Franchi – le tre società segnalano come “Dai primi di giugno siamo arrivati a oggi ancora senza soluzione. Purtroppo è stato fatto un rilevante errore nella scelta del nuovo pallone pressostatico di San Lorenzo e quindi nel destinare la nuova struttura ad attività addestrative-ricreative polivalenti indoor /outdoor con pavimentazione certificata a tale destinazione d’uso (campo in cemento per il tennis), ma assolutamente inadeguata per l’attività sportiva e pericolosa per l’incolumità fisica delle persone”.
Il progetto della tensostruttura a San Lorenzo era stato approvato nel 2020: la nuova struttura sarebbe dovuta costare circa 250 mila euro, essere a disposizione delle 40 società sportive che praticano attività al coperto, i lavori partire una volta terminata la gara d’appalto. Con lo stesso intervento verranno ristrutturati gli spogliatoi già presenti nella parte posteriore della struttura del centro sociale stesso. L’obiettivo era una inaugurazione entro la fine dell’anno, i lavori della pressostruttura a San Lorenzo sono in realtà partiti nel 2022 (come da foto in evidenza) ma tre anni dopo… il rebus non si scioglie. Per le consigliere della Lega, Jessica Migliorati e Catia Degli Esposti, “La pavimentazione della pressostruttura omologata dal CONI è riferibile allo svolgimento di attività ludico-ricreative addestrative. L’utilizzo dell’impianto era stato promesso alle associazioni dilettantistiche ed agonistiche con decorrenza dai primi giorni di settembre, ma la stagione ancora molto calda (la giunta non era a conoscenza di questi limiti di utilizzo?) ne ha impedito di fatto l’apertura nei tempi compatibili con la ripresa degli allenamenti”.
E se il sindaco Paola Lungarotti ribadisce che “il pavimento dello pressostruttura montato per le attività sportive, è omologato Coni con caratteristiche in e outdoor per sopportare gli sbalzi termici e stare sotto il sole d’estate”, le consigliere si chiedono allora il perché “della delibera di Giunta n° 185 del 7 Settembre scorso, con cui la giunta ha approvato una variazione al Peg (ovvero si tolgono le risorse da un capitolo all’altro) per reperire risorse pari ad € 9.551,76 da assegnare al settore sport per approntare il montaggio del pavimento taralflex recuperabile dal Palazzetto Giontella”.
In mezzo, le società sportive sono in alto mare: “Va trovata una soluzione vista la chiusura del palazzetto di viale Giontella per lavori di miglioria, unica struttura sportiva indoor della città: una soluzione veloce, appropriata e corrispondente alle esigenze delle società sportive che svolgono la loro attività al coperto“, dicono Virtus Bastia, Bastia Volley e Gymnica Bastia. E Fabio Coraggi, presidente del Bastia Volley, aggiunge alla nota congiunta una nota ‘in solitaria’, in cui si spiega che “non vogliamo farne una questione politica ma troviamo incredibile essere costretti ad andare a giocare a Torgiano, Cannara e Pierantonio solo perché chi ci governa non è stato capace e non è capace di risolvere i problemi da loro creati. C’è tanta rabbia e delusione nel vedere quanto a Bastia Umbra non sia considerato lo sport al chiuso e soprattutto nel vedere che non c’è né programmazione e condivisione nel prendere scelte appropriate. E considerato che tra poco inizieranno i campionati regionali e non abbiamo una struttura omologabile dalla Federazione – conclude Coraggi – senza soluzioni veloci e reali saremo costretti a ritirare le squadre dai relativi campionati“.