A Bastia Umbra comincia la lunga marcia nel segno delle elezioni del 2024 e l’atmosfera natalizia e gli eventi natalizi, invece di portare pace e concordia, fanno litigare la maggioranza con la maggioranza. Con il paradosso, se tale poi è, che per una Lega ufficialmente in minoranza ma in procinto di rientrare nell’orbita della maggioranza, le due ex leghiste Degli Esposti e Migliorati si ritrovano a dar manforte a chi protesta per le troppe spese: l’assessore e vicesindaco Francesco Fratellini.
A far litigare i pezzi di maggioranza sono le spese del Natale a Bastia Umbra, dove Fratellini, in giunta, “ritenendo eccessivo spendere 105.000 euro per il Natale, finanche ridotti a 85.000”, ha votato no. A dividere il sindaco Paola Lungarotti (e il resto della maggioranza) e il suo vice la richiesta del secondo di “chiedere il rinvio per risottoporre la pratica al parere della maggioranza consiliare”; consiglieri che, a detta di Fratellini, a novembre nell’ultima riunione sul tema, non avevano capito che stavano dando il via libera a tutto il programma e alle relative spese del Natale ma pensavano alcune “questioni”, nello specifico le spese, sarebbero state ridiscusse.
La giunta aveva stanziato 105.000 euro per il Natale bastiolo, eventi che andranno dal 2 dicembre – 14 gennaio; secondo Lungarotti, nella riunione novembrina “la questione dei costi era esclusivamente sull’organizzazione della festa di Capodanno, organizzata da alcune associazioni; per contenere i costi si era pensato all’Umbriafiere“, ma la Prefettura da anni vieta le serate danzanti nei padiglioni della fiera. Il sindaco dunque ha rimandato alla maggioranza “solo la questione inerente l’organizzazione della festa di Capodanno. Le altre voci – per la prima cittadina – sono storiche e già visionate: abbiamo quindi deciso di eliminare i 20.000 euro”, quelli relativi all’organizzazione della festa di fine anno.
Ma Fratellini come detto ha tenuto il punto e votato contro: “Il metodo scelto dal sindaco – dice il vice – lascia molto a desiderare, è mancato il confronto e il dialogo: i consiglieri avrebbero voluto ritarare le spese, il sindaco ha scelto di ‘cancellare’ l’ultimo dell’anno. Tutti vogliamo un Natale luminoso e con manifestazioni, ma l’importo raddoppiato è inaccettabile: e se pensiamo che per chiudere il bilancio e mantenere servizi e manutenzione adeguato abbiamo dovuto aumentare l’Imu molto malvolentieri e che ora lo stesso importo viene utilizzato per le manifestazioni natalizie, mentre ci sono difficoltà ad avere risorse per le manutenzioni, penso che i cittadini capirebbero se ci fosse una luminaria in meno e una manutenzione in più. E mancano anche i ristori per i commercianti penalizzati dai lavori, per le associazioni sportive e per chi è stato colpito dal maltempo”. Ma il resto della giunta di Bastia Umbra (sindaco, con gli assessori Morettini, Brunelli, Franchi e Santoni) smentisce: “L’esecutivo non ha sperperato, l’esecutivo è venuto incontro ad una comunità tutta che ha bisogno di ritrovarsi anche nelle occasioni di gioiosità. Non siamo sordi ad altre necessità: i ristori per i commercianti sono previsti nel prossimo bilancio di previsione e gli altri nel prossimo assestamento di bilancio”.
A dar manforte a Fratellini arriva non solo l’intergruppo Bastia Popolare e Forza Italia che “chiede un maggiore coinvolgimento sulle decisioni da prendere da parte dell’amministrazione e soprattutto che una volta concordate siano rispettate”, ma anche e soprattutto le consigliere ex Lega Jessica Migliorati e Catia Degli Esposti: prove tecniche di alleanze alle prossime elezioni? Per le due consigliere, “le risorse gestite dall’amministrazione Lungarotti in tutta la sua consiliatura, ed in particolare nell’anno 2023, sono le più consistenti degli ultimi vent’anni. Perché allora utilizzare anche le risorse dell’anno 2024 per finanziare gli eventi natalizi? Non erano sufficienti quelle previste per l’anno in corso? C’era modo e possibilità di averle valutate prima. Ma l’azione amministrativa, lo sappiamo, è da sempre un po’ improvvisata”.
E non manca una stoccata “alla crescita continua delle risorse destinate al settore Cultura: 560.000 euro nel 2021; 715.000 euro nel 2022; 1.005.000 euro a settembre 2023. E sottolineiamo questo non perché la cultura non debba ricevere attenzioni e risorse, ma perché nel modo in cui queste cifre sono state spese non hanno portato a risultati tangibili o eclatanti per la comunità, in termini di crescita culturale né di promozione per il territorio”, che merita la risposta piccata della maggioranza: “Facendo la tara, per le attività, iniziative, eventi prettamente culturali restano ad oggi euro 188.193,86 per un anno di impegni che hanno cercato di far vivere la città, il territorio tutto, senza chiedere né pretendere contributi dalle associazioni”, si legge in una nota pomposamente firmata “l’Esecutivo”.
E la minoranza di #unitiperbastia prova a incunearsi: “Bastia, una città vibrante e ricca di potenziale, sta affrontando un ostacolo che sembra insormontabile: una battaglia interna che perdura da anni nel cuore della maggioranza che la governa. Oggi il dibattito si concentra sulle spese natalizie, ma la verità è che queste discussioni sono solo l’ultimo capitolo di una storia che si trascina da molto, troppo tempo”, scrive Erigo Pecci ricordando le dispute sul prg, le strutture sportive, i fondi del Pnrr, i lavori in centro che chiuderanno via Roma sotto Natale: “È evidente – conclude la nota – che questo non è il modo migliore di gestire una città. Bastia necessita di unità, di ottimizzare le proprie risorse e di delineare un percorso a medio e lungo termine. Basta navigare a vista, accorgendosi degli scogli solo quando è troppo tardi”.