Assisi

Bastia, al ballottaggio Pecci e Lungarotti ballano da soli: niente apparentamento con Degli Esposti

Come previsto, nessun apparentamento al ballottaggio a Bastia, dove entrambi i contendenti vanno a caccia dei voti dei civici, ma si pensa più a convincere i cittadini votanti che a stringere accordi ufficiali con i votati.

Nel centrodestra pesano ancora le ‘scorie’ della campagna elettorale e dei mesi precedenti, e il sindaco Paola Lungarotti e la sua squadra sono convinti di poter recuperare i voti di chi, pur nel cambiamento, ha votato comunque centrodestra. “Invitiamo tutti gli elettori di centrodestra, indipendentemente dalle scelte del primo turno, a votare Lungarotti al ballottaggio. Questo – l’appello – è il momento di mettere da parte le divergenze e di concentrarci sulle esigenze del nostro territorio, per continuare un percorso di crescita e sviluppo per la nostra città; scegliere l’esperienza e la competenza; difendere i valori del centrodestra e combattere il ritorno del clientelismo”. Tesi sostenuta anche dalla Lega secondo cui “il 55% degli elettori si è espresso perché a governare sia un sindaco di centrodestra e tutti noi abbiamo il dovere di rispettare questa volontà così chiara”.

Un accordo era d’altronde improbabile, anche perché – al netto della comunanza di valori di centrodestra – parte della coalizione ha sostenuto Catia Degli Esposti si è staccata dalla maggioranza in netta polemica – a sbattere la porta a febbraio sono state Bastia Popolare e un pezzo di Forza Italia confluito in Forza Bastia; i cui esponenti, in consiglio comunale, per tenere il punto hanno anche votato contro a un documento tecnico come il bilancio consuntivo, rischiando di far commissariare Bastia per neanche un mese. E a pochi giorni dal primo turno, Lungarotti veniva definita da Degli Esposti “un sindaco che non ha saputo incarnare il vero spirito del centrodestra sociale e liberale. Guidando il Comune in modo personalistico, senza dimostrarsi all’altezza delle scelte di cui Bastia necessita e che, per mancanza di coraggio, non sono state assunte”. Qualcosa di più, insomma, di quelle che Paola Lungarotti, a caldo dopo le elezioni, ha definito “difficoltà a parlarsi che sono nate dalla contingenza”.

Nel centrosinistra Erigo Pecci e la sua coalizione sono convinti di poter rappresentare il cambiamento, e di poter quindi fornire risposte a quei civici che hanno votato centrodestra, ma non quello che sostiene la giunta. Nei giorni scorsi un po’ tutti hanno suonato questo sparito, tra cui il Pd, che all’indomani del primo turno ha citato “un dato oggettivo che non va perso di vista rispetto al ballottaggio: il 62% degli elettori si è espressa chiedendo un’ amministrazione nuova rispetto a quella uscente, quindi una nuova Bastia è possibile e realizzabile!”. E domenica 16 giugno mattina Pecci, stuzzicato da un cittadino “convintamente astenuto al primo turno”, ha rilanciato: “Abbiamo avuto due incontri con Degli Esposti – dice in un video il candidato del centrosinistra – e ci sono dei temi che ci accomunano, programmatici e politici. Politicamente, la coalizione degli esposti ha immaginato come noi una città diversa opponendosi alla visione di Lungarotti. Nei punti programmatici abbiamo notato che ci sono molte convergenze, che possono camminare sulle gambe delle persone che rappresentano Degli Esposti”.