“Il Papa si può anche criticare, ma il distruttivismo non serve a nessuno. Scusate lo sfogo, ma ne sto vedendo troppe...”. Con il suo solito piglio pacato ma schietto, il cardinale Gualteriero Bassetti ha salutato i giornalisti perugini e umbri, nel giorno del patrono della stampa, San Francesco di Sales, con una battuta sui numerosi attacchi a cui è sottoposto papa Francesco. “A qualcuno l’ho detto: se non ti piace il Papa – ha detto Bassetti – vai dai nostri fratelli protestanti, che non hanno né papa, né vescovi“.
Perché di papa Francesco Bassetti, che è anche presidente della Conferenza episcopale italiana, condivide la dottrina e il messaggio. E anche il modo pragmatico. Come nel caso dell’incontro sul tema “Mediterraneo frontiera di pace”, che si terrà dal 18 al 23 febbraio. Un appuntamento sui temi della guerra e del fenomeno migratorio che interessa il Mediterraneo, sul quale il Papa, parlando con Bassetti e gli altri organizzatori, ha fissato degli obiettivi: “Tornate con proposte concrete, basta lamentele“.
Prendendo spunto dal messaggio del presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Roberto Conticelli, che ha ricordato la crisi della categoria e la preoccupante frattura tra la società civile e il mondo dell’informazione, Bassetti ha ricordato che l’informazione “sana” rappresenta “un grande servizio alla persona e alla comunità“. Da qui le sue preoccupazioni per come spesso viene percepita dalla società: “La comunicazione – ha detto il cardinale – è un servizio necessario, ancora di più perché la gente non se ne sta rendendo conto“.
E sul numero sempre più esiguo di giornalisti nelle redazioni, Bassetti ha commentato con un battuta amara: “Un po’ come noi preti...”.
I giovani
Bassetti ha rivolto in particolare un pensiero ai giovani. Dicendosi preoccupato per le forme di bullismo: “Mi fanno paura“. E rivolgendosi agli educatori scolastici: “A che serve imbottire i ragazzi di nozioni se la storia non diventa una maestra di vita, nel bene e nel male?“.
Quanto alla piaga della disoccupazione giovanile, altissima in Italia, il cardinale ha però invitato i ragazzi ad avere “il coraggio di reagire e di affidarsi alla provvidenza“. Bassetti ha quindi invitato gli adulti ad essere gli “accompagnatori” dei sogni dei giovani e non i “controllori“.
Quelle scalette del Duomo…
Poi, guardando ai giovani della sua città, Bassetti ha ricordato con rammarico un proposito fatto quando è arrivato a Perugia, che non è riuscito a mantenere: passare una sera sulle scalette del Duomo (uno dei luoghi dello spaccio) “per suscitare qualche interrogativo“.