Anche la prima seduta online del Consiglio comunale di Città di Castello ha riservato clamorose soprese. Il consigliere del Psi Luigi Bartolini ha infatti annunciato di passare al Gruppo misto, attualmente composto da ben 7 consiglieri (il più numeroso dell’assise, in cui sono già confluiti Zucchini, Gasperi, Massetti, Rigucci, Domenichini e Schiattelli).
Bartolini “Maggioranza dissolta come neve al sole”
Nel dare la notizia Luigi Bartolini ha detto: “Esco dal Psi e passo al Gruppo Misto. Dobbiamo ragionare sul nuovo, questo mandato sta per concludersi. Garantirò il mio modesto contributo alla città, che mi appartiene dalla nascita. I partiti stanno vivendo un momento di crisi e dobbiamo cimentarci su una riflessione sul modello di rappresentanza. La maggioranza si è dissolta come neve al sole anche per la sua autoreferenzialità e per una chiusura verso cittadini e gruppi consiliari, usati solo per approvare decisioni prese da pochi“.
Il mio gruppo, uscito vincitore dalle elezioni, non ha mai discusso nulla, un’esperienza mortificante che mi ha portato ad uscire. La mia linea sarà dare una mano ma non a posizioni ideologiche. La sanità merita una profonda riflessione, è emerso quanto è importante la medicina del territorio, che avrebbe evitato che gli ospedali fossero presi d’assalto. Il tema dello sviluppo economico per mancanza di infrastrutture, no strade, no ferrovie, cantieri aperti…Malgrado tutto silenzio assordante. Il rilancio del centro storico annunciato ma non costruito. No all’inerzia politica
Le reazioni
Morani (Psi), si è dichiarato sorpreso: “Non sapevo di questa decisione e lo invito a ripensarci. Probabilmente è stata una scelta a sangue caldo”. Morini, (Tiferno Insieme): “Il sindaco ha sorvolato sulla questione politica appena aperta ma l’opposizione non può farlo. La crisi di maggioranza va avanti e si aggrava. Quanti sono passati al Gruppo Misto, lo hanno fatto tutti con motivazioni forti”. Arcaleni (Castello Cambia): “Bartolini ha usato le stesse motivazioni di Schiattelli. Se la maggioranza ha navigato a vista fino ad adesso, ora andiamo con un orizzonte brevissimo. Non ce lo possiamo permettere”.
Sassolini (FI): “Con questo stillicidio per la maggioranza c’è bisogno di una spiegazione, per portare a termine il mandato del sindaco, oltre che di un sussulto contro quel gruppo di potere che sta bloccando tutto. Fermiamo questa emorragia e il sindaco chieda al Consiglio di esprimersi su alcuni progetti in sospeso anche a costo di rinunciare alla sua maggioranza. Lo deve ai cittadini”. Gasperi (Gruppo Misto): “Da tanto tempo lamento la frustrazione su scelte di ufficio presidenza e giunta e mi chiedevo come facevano i consiglieri a non provare lo stesso sentimento. Evidentemente era latente anche nella maggioranza. Anche Bartolini ha dichiarato che sosterrà la maggioranza ma se il sindaco andrà avanti fino alla fine, cerchiamo di collaborare”.
Sindaco “Contatterò consiglieri maggioranza uno a uno”
Il sindaco Luciano Bacchetta ha replicato “non volevo eludere ma il Covid mi sembra più importante. Verificherò se c’è ancora una maggioranza perché i passaggi al Gruppo Misto non hanno marcato una distanza politica. Se non ci fosse ne prenderò atto, molti consiglieri sono stati eletti con il premio di maggioranza e dovrebbero tenerne conto. Non voglio polemizzare perché il Covid è una vicenda dirompente che va sopra tutto. Non voglio usarlo come alibi e contatterò i consiglieri di maggioranza uno ad uno e chiederò se vogliono chiudere ora. Ho intenzione di capire se c’è un numero che vuole concludere la legislatura o interromperla. Per ora questa maggioranza ha perso un consigliere. Stamattina ho parlato con Bartolini e non mi ha detto nulla. Ognuno si deve assumere la propria responsabilità”.
Zucchini (Gruppo Misto): “Rispetto la scelta di Bartolini, ognuno ha la sue dinamiche, io ho vissuto le mie. Il Gruppo misto è un contenitore dove stanno derivazioni partitiche e politiche differenti. Ringrazio il sindaco che mi ha preceduto, avrei voluto lanciare io la proposta di una verifica per un’unità di intenti programmatica e una responsabilità piena in questo frangente. Mi ha più preoccupato la risposta di Morani che la decisione di Bartolini”.