Dopo la pausa forzata dovuta al Covid, a Città di Castello, in commissione Assetto del Territorio, si è tornato a parlare di Peba, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Nella riunione di giovedì 29 ottobre, estesa all’Ordine degli Ingegneri di Perugia e alle associazioni di volontariato, l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha detto: “Il Peba è un documento complesso, che deve trovare il contributo partecipativo di tutti quanti; come comune in Umbria ci stiamo orientando meglio rispetto ad altre realtà. Il primo obiettivo è stato rendere accessibile a tutti la Pinacoteca, nella parte dei giardini”.
Tavernelli (Pd e presidente di commissione) ha letto la lettera dell’associazione ‘Cuor di Leone’: “Ci auguriamo che questi lavori portino risultati concreti. La mancata previsione di risorse a bilancio e di interventi, la rimozione di cassonetti e panchine in disuso, sono lontane dalla capacità operativa che sarebbe necessaria. Non vorremmo trovarci a sentire ancora generiche dichiarazioni di solidarietà. Non siamo presenti per il mancato invito all’associazione Mosaico, che ci è sempre stata vicina. Decliniamo per queste ragioni l’invito a far parte delle riunione”.
Paolo Gattini, presidente Ordine degli Ingegneri, ha dato la parola a Sergio Falchetti, che per l’Ordine ha illustrato la proposta: “Come Commissione Architettura ci siamo sempre interessati alle barriere architettoniche. In primo luogo è necessaria una ricognizione, per valutare i costi e benefici e stilare una scheda di rilevamento divisa in strade, piazze, scuole, edifici pubblici e privati nel quale si registra anche il grado di accessibilità”.
Mario Tosti, rappresentante dell’associazione ‘Pantera Zero barriere’, ha detto: “Mi occupo da 20 anni di barriere architettoniche. Ad Umbertide su 106 passaggi pedonali, 52 sono fuori norma, e anche a Città di Castello con Cuor di Leone abbiamo trovato tante barriere. Per essere più efficaci abbiamo pensato di concentrarci con umiltà su come vengono risolti i problemi negli altri paesi e metterli in un sito, che abbiamo chiamato Antologia, in cui ci sono le best practises dei paesi evoluti”.
Donatella Pauselli, Cofad: “Sto scoprendo questo campo adesso perché mio figlio non presenta disabilità motorie importanti. Sono rimasta male per l’assenza dell’associazione Mosaico, che non è stata invitata e perché avrebbe potuto darvi maggiori contributi, mi dispiace come genitore di un ragazzo disabile. Interessante la proposta dell’Ordine degli Ingegneri”.
Gabriella Piaggesi, Associazione ‘Beata Margherita’: “Da 40 anni ci occupiamo di barriere a livello locale e molte sono state abbattute. Segnalo quella all’Ansa del Tevere, verso Piazza Gabriotti: se arriva un disabile e vuole andare in centro c’è la salita verso il Teatro comunale, rendiamo più visibile la rampa sul Giardino del Cassero. Anche al Duomo c’è l’accesso dalla parte del campanile rotondo ma non è segnalato”.
Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme), rappresentante di ‘Noi di Userna’: “Operiamo dal ’96 con un progetto di abbattimento delle barriere architettoniche. Fino a 5 anni fa avevamo referenti interni che periodicamente facevano proposte all’Amministrazione. Le esigenze non sono cambiate, il problema c’è. Ad un certo punto dobbiamo agire”.
Stefano Del Furia (insegnante informatico): “Propongo di censire gli ostacoli attraverso un’app per distribuire i compiti: una volta censiti i luoghi critici con Google Maps si possono delineare percorsi accessibili”.
Bucci (Castello Cambia): “La lista di privati per abbattimenti architettonici è stata liquidata. All’inizio c’erano 81 richieste. Mi aspettavo maggiori passi in avanti sul Peba e c’è necessità di un progetto vero anche per il risanamento dell’esistente. L’amministrazione deve fare una ricognizione e capire quali risorse sono a disposizione”. Rigucci (Gruppo Misto): “Molto ancora si deve fare. Il Comune qualcosa ha fatto ma i mezzi pubblici ad esempio non hanno i servizi per disabili. Mi auguro che le risorse siano spese in maniera rapida e nel miglior modo possibile”. Procelli (La Sinistra): “Le barriere architettoniche sono un diritto civile e dovrebbero già essere superate. Gli amministratori dovrebbero prendere un ragazzo disabile e fare il giro della città con lui. La barriera più alta è quella che ci impedisce di passare dalle chiacchiere ai fatti”.
Minciotti (Pd): “Sono contento di trovare i volontari delle associazioni con cui la scuola dove lavoro collabora. Chiederò di aderire al questionario dell’Itis, per sensibilizzare i ragazzi sugli ostacoli che trova lo studente da casa a scuola. Possono dare un aiuto”. Domenichini (Gruppo Misto): “Gli ostacoli sono molti e anche di difficile risoluzione. La non accessibilità non è un problema solo per i disabili ma per tutti”. Morani (Psi): “Dobbiamo incontrarci anche con le associazioni di categoria per aumentare la consapevolezza in fase di progettazione, manutenzione ed intervento”.
Pescari (Pd): “Potremmo predisporre un piano strategico sull’abbattimento delle barriere architettoniche, dobbiamo uscire dall’elencazione e lo screening dell’Ordine degli ingegneri ci darebbe una mappatura anche della complessità dell’intervento. Diamoci un paio di mesi per far partire qualcosa di concreto”. Lignani Marchesani (Fd’I): “Bene l’andamento della commissione ma penso che sia difficile dare un taglio strategico alla questione in così poco tempo. Le difficoltà di un disabile ogni giorno non sono mai esaustive”. Morini (Tiferno Insieme): “Bisogna intervenire su tutto quanto è normato per far rispettare le regole. Già potrebbe essere l’impronta che tutti vorrebbero lasciare alla fine di questo mandato amministrativo”.
Luciana Bassini, assessore alle Politiche sociali: “La progettazione era già partita prima del Covid. Il piano si sviluppa su mappatura, costi e interventi. Così ci eravamo mossi, spero di riprendere velocemente. Condivido anche il discorso sugli interventi che devono rispettare la disabilità motoria ma non solo. Affascinante l’idea dell’app. Ho fatto diverse passeggiate con i ragazzi in carrozzella e un’auto sul marciapiede li fa tornare indietro”.
Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica: “E’ stata una riunione molto produttiva per le difficoltà rimesse in evidenza, a volte dovute da una scarsa informazione sui percorsi alternativi. Abbiamo iniziato il lavoro due anni fa con la scuola, per una mappatura della situazione. La ricognizione delle problematiche con gli ingegneri va ripresa insieme a quella con le scuole. Se riuscissimo a coinvolgere anche on line i tecnici potremmo avere effetti a cascata attraverso un’informazione sulle best practise anche estere. Rivediamoci in commissione con il programma dei lavori”.