Città di Castello

Barriere architettoniche, Lucaccioni chiede un Consiglio comunale aperto sul tema

L’Associazione ‘Cuore di Leone’, sodalizio tifernate che ormai da molti anni ha tra le sue finalità anche quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della disabilità, torna con forza sull’argomento barriere architettoniche a Città di Castello.

Il presidente Riccardo Lucaccioni (nella foto a sinistra, insieme a Carlo Reali), che solo un mese fa, in collaborazione con gli amici de “Il Mosaico”, aveva raccolto circa 750 firme per chiedere l’adozione del Peba (Piano abbattimento barriere architettoniche previsto dal DL. 41/86) anche a Città di Castello, oggi (martedì 11 giugno) ha scritto anche al sindaco Luciano Bacchetta, per far sì che la petizione possa arrivare all’attenzione del Consiglio comunale (il regolamento stabilisce entro 60 giorni dalla data del protocollo).

Come Lei ben immagina, – si legge nella missiva di Lucaccioni rivolta al primo cittadino – sono tantissime le difficoltà che, ogni giorno, chi come noi vive su una carrozzella si trova a superare. Spesso le vere barriere non sono solo quelle di cemento, ma ancora più quelle mentali“.

Ci rivolgiamo a Lei perché possa sensibilizzare i gruppi consiliari su questo tema importantissimo di civiltà e buonsenso. Le chiediamo che possa darci la possibilità di intervenire nella presentazione e nel dibattito della petizione, permettendoci in prima persona di interloquire con i consiglieri comunali

La richiesta di Lucaccioni, in sostanza, è quella di “un Consiglio comunale aperto e monotematico su questo tema così sentito, come d’altra parte, anche in passato, è stato fatto per questioni rilevanti come Sogepu e Fondazione Burri”. Se il Peba dovesse essere preso in considerazione – conclude il presidente di Cuore di Leone – “il nostro Comune diventerebbe capofila assieme a quello di Assisi nella stesura e adozione di un piano molto importante, che non solo darà risposte a chi come noi vive una disabilità, ma anche a persone anziane e mamme con passeggini”. Viste le difficoltà di accedere alla sala del Consiglio Comunale nel Municipio tifernate, Lucaccioni si “accontenterebbe” anche di una seduta monotematica “straordinaria” nella sede della Nuova biblioteca “Carducci”.