Terni

Barbara Corvi, Lo Giudice ancora indagato per 6 mesi

Il ‘caso’ Barbara Corvi si arricchisce di un ulteriore tassello del complicato puzzle fina questo momento composto; nella giornata di oggi 14 luglio, infatti, il Gip di Terni, Barbara Di Giovannantonio, ha disposto una proroga di indagini per altri 6 mesi a carico del marito Roberto Lo Giudice. Come si ricorderà la Procura di Terni aveva chiesto l’archiviazionie del caso, ma grazie ai nuovi elementi posti all’esame del Procuratore Capo, Alberto Liguori, da parte dei legali della famiglia di Barbara, Giulio Vasaturo ed Enza Rando dell’ufficio legale di Libera, era stata poi formalizzata una richiesta di proroga di indagini, accolta dal Gip. Il tempo concesso alla Procura della Repubblica di Terni servirà a raccogliere eventuali elementi a carico di Roberto Lo Giudice, marito di Barbara Corvi, che quindi resta inadagato per omicidio e occultamento di cadavere. Secondo quanto sostenuto dal Gip di Terni ci sarebbero forti indizi a carico di Lo Giudice, ma non un quadro indiziario ancora definito.

Barbara Corvi. Proroga indagini, nuovi interrogatori ed esami tecnici

Spetterà ora alla Procura di Terni, che avrà sei mesi di tempo, indagare nell’ambito dei rapporti famigliari, delle amicizie e della vita privata in generale di Barbara Corvi e il marito, ma anche disporre nuovi esami all’interno dell’auto nella disponibilità di Lo Giudice ai tempi del fatto. Anche grazie alle ultime tecniche di rilevamento e con l’ausilio del Luminol gli investigatori verificheranno eventuali tracce che possano andare a comporre un quadro indiziario più corposo.

Maurizio Lo Giudice fuori dall’inchiesta

Sempre il Gip di Terni ha invece stabilito l’archiviazione del fratello di Robeto, cioè Massimo Lo Giudice, ritenuto inizialmente coinvolto nella scomparsa di Barbara Corvi.