Era il 26 ottobre 2009 quando Barbara Corvi scomparve improvvisamente da Amelia, lasciando due figli e il marito, con il quale – era poi emerso – era di fatto separata in casa. Ora, dopo 11 anni di silenzi e false piste, la Procura della Repubblica di Terni ha riaperto l’inchiesta sulla scomparsa.
Dopo tutti questi anni c’è infatti una persona indagata per la sparizione di Barbara Corvi, che all’epoca aveva 35 anni. A rivelarlo è stato oggi il quotidiano ligure Il Secolo XIX. Che ha annunciato come venerdì 31 luglio a Terni l’indagato sarà interrogato.
Indagato per la scomparsa di Barbara Corvi è un pentito di mafia, che vive in Liguria. Si tratta di un parente del marito della donna amerina. L’accusa a suo carico – rivela il Secolo XIX – è di omicidio volontario. Uccisione che sarebbe avvenuta in concorso con altri.
A chiedere con forza la riapertura delle indagini alla Procura ternana sono state mesi fa le sorelle di Barbara, assistite dall’avvocato Giulio Vasaturo. E di recente, dunque, sono emersi nuovi elementi che hanno portato il procuratore capo Alberto Liguori a riaprire il caso.
Venerdì, dunque, l’indagato dovrebbe comparire davanti al pm, presso la caserma dei carabinieri di Terni, per l’interrogatorio. Ad assisterlo sono gli avvocati Jacopo Memo e Giorgio Colangeli. La speranza è che, dopo 11 anni, si possa far chiarezza sulla scomparsa di Barbara Corvi.