Domani verrà ufficialmente presentata a palazzo Trinci l’emissione dentellata commemorativa dell’almanacco, la quale ritrarrà la misteriosa figura dell’astrologo, astronomo e filosofo “Barbanera”, ideata intorno alla metà del 500. A Foligno sarà attivo l'annullo filatelico dalle 8 alle 13.30 presso l'ufficio postale di via Piermarini, dalle 14 alle 20 in Piazza della Repubblica, nei locali al piano terra del Palazzo Comunale.
Tutto pronto per l'atteso appuntamento che vedrà l'11 aprile festeggiare la messa in circolazione del francobollo Barbanera, dal valore di 60 centesimi. Inaugurazione prevista al Museo della Stampa del Comune, ospitato nello splendido Palazzo Orfini Podestà, in un giorno che celebra la gloriosa tradizione tipografica della città, che già nel XVI secolo pubblicava lunari poi diffusi in tutt'Italia. Poste Italiane ha predisposto anche la stampa della cartolina, della tessera filatelica, del bollettino con intervento del Sindaco di Foligno Nando Mismetti e del folder, bellissima e prestigiosa cartella che viene realizzata solo in casi di particolare interesse.
Collezionisti, estimatori tradizionali del mitico lunario e semplici ammiratori potranno accaparrarsi uno dei 2.700.000 esemplari distribuiti lungo tutta la penisola presso gli Uffici Postali e gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale, gli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino.
Per l’occasione, giungeranno da Roma la dott.ssa Marisa Giannini, responsabile nazionale della Divisione Filatelia di Poste Italiane e da Milano il dott. Danilo Bogoni giornalista del Corriere della Sera e presidente nazionale dell'Unione Stampa Filatelica Italiana. A loro il compito di illustrare il francobollo realizzato dal Poligrafico della Zecca, una piccola opera d'arte, sintesi perfetta di cielo e terra, giorno e notte, Sole e Luna, che reggono e governano il tempo, tra le stelle del cielo e i lavori del giorno, perfettamente raccontati dall'autrice del bozzetto Anna Maria Maresca.
Ovviamente, l’Editoriale Campi, che dalla prima metà del XX secolo ha acquisito i diritti di pubblicazione del calendario, dell’almanacco e del lunario di Barbanera, freme nell’attesa. “Ottenere l'emissione di un francobollo non è semplice. È un riconoscimento istituzionale di quelli davvero importanti, che sancisce il valore e l'interesse nazionale di qualcosa, e noi ne siamo fieri, felici per questa bella tradizione ora nelle nostre mani e per la città che l'ha vista nascere”.
Il lunario Barbanera risale al XVI secolo. Al calendario e alle previsioni meteorologiche si aggiungevano aneddoti, metodi empirici per il lavoro nei campi e previsioni bizzarre e originali, talvolta così generiche da essersi avverate nel tempo. Negli anni, il lunario fu utilizzato soprattutto dai ceti rurali, che ne apprezzavano le previsioni del tempo e i consigli per l'agricoltura. L'indicazione delle festività, le ricorrenze dei santi, i consigli ed i proverbi ne fecero un’immancabile ed indispensabile strumento per le attività domestiche quotidiane. Già nel XIX secolo, la produzione dei lunari raggiunse una diffusione quasi nazionale, distribuendo circa 400.000 copie nell’Italia centromeridionale.
Fin dalle prime edizioni, viene così descritta in rima la vocazione del misterioso Barbanera:
« Gli astri il sole e ogni sfera
or misura Barbanera,
per poter altrui predire,
tutto quel che ha da venire. »
f.b.