Riprende la domanda interna e le esportazioni: sono questi i segnali di miglioramento dell’economia umbra nella prima parte del 2015 di cui, dopo tre anni di flessione, l’aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia, illustrato stamani nella sede di Perugia dell’istituto, ha dato memoria. Tutte indicazioni favorevoli emergono anche dai giudizi degli operatori sulle prospettive per i prossimi mesi.
Bankitalia, dopo crisi lenta ripresa in Umbria | Maglia nera lavoro giovanile
Dall’indagine della Filiale di Perugia di Bankitalia (eseguita tramite sondaggio in settembre-ottobre su 130 imprese con non meno di 20 addetti), emerge tra l’altro che nei primi nove mesi di quest’anno l’attività industriale ha evidenziato in Umbria una tendenza positiva, con prevalenza di aumenti del fatturato rispetto alle diminuzioni. Meccanica, chimica e abbigliamento i settori trainanti, sia per la la loro maggiore internazionalizzazione sia per l’alto livello di innovazione tecnologica acquisito.
Contenuta resta invece la propensione agli investimenti, anche a causa dell’ampio margine di utilizzo degli impianti. L’edilizia, uno dei settori più colpiti dalla crisi, fa segnare ancora una contrazione dei livelli produttivi, ma con un segno positivo per quanto riguarda le ristrutturazioni. Consumi delle famiglie umbre in ripresa, come dimostra il lieve incremento delle vendite al dettaglio. Sono continuati ad aumentare i flussi turistici, in special modo di visitatori provenienti dall’estero.
L’occupazione conferma la crescita rilevata a metà del 2014, anche a causa – sottolinea Bankitalia – del significativo incremento delle assunzioni a tempo indeterminato. E’ aumentato però nel contempo il numero delle persone in cerca di lavoro, e questo ha fatto restare stazionario il tasso di disoccupazione in Umbria. Sul fronte del credito, nel 2015 banche e società finanziarie ne hanno concesso di più che negli anni scorsi agli umbri, specialmente nel primo semestre dell’anno e soprattutto alle imprese. Le famiglie lo hanno richiesto soprattutto per comprare abitazioni. I depositi bancari di famiglie e imprese umbre inoltre hanno continuato a crescere nei primi nove mesi di quest’anno.
Ci sono poi buone notizie per l’aeroporto umbro San Francesco d’Assisi arrivano dall’aggiornamento congiunturale di Banca d’Italia sull’economia dell’Umbria nel 2015: secondo l’esito dello studio, dopo il lieve calo del 2014, i volumi di traffico dell’aeroporto regionale hanno ripreso a crescere in misura marcata.
Questo – secondo Bankitalia – si deve anche all’attivazione di nuovi collegamenti con localita’ italiane ed estere. Stando ai dati diffusi da Assaeroporti – riferisce ancora Bankitalia – nei primi nove mesi di quest’anno il numero dei passeggeri dello scalo umbro è aumentato del 30,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Immagine di repertorio
©Riproduzione riservata