Spoleto

Bando “Città che legge”, Spoleto ottiene 30mila euro per un progetto

Spoleto ha ottenuto un contributo di 30mila euro dal Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL) del MIBAC classificandosi al quinto posto su 73 proposte presentate nella categoria dei Comuni da 15.001 a 50.000 abitanti.

La candidatura del progetto – poi ammesso a finanziamento e di cui Spoleto è capofila insieme ad altre 5 città umbre: Bastia Umbra, Corciano, Gualdo Tadino, Gubbio e Todi – è stata avanzata nell’ambito del bando CITTA’ CHE LEGGE 2018 emanato dal CEPELL per finanziare i migliori progetti in ambito nazionale volti alla “Realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura”.

Il bando era riservato a tutti i Comuni italiani che avevano ottenuto la qualifica di “Città che legge”. Spoleto, grazie alle sue iniziative di promozione del libro e della lettura a cura della Biblioteca “G. Carducci” di Palazzo Mauri, ha ottenuto tale qualifica nel 2017 e le è stata rinnovata per il biennio 2018-2019. La proposta progettuale ha per titolo “Leggere fra me e te per un ‘noi’ che va oltre i campanili”

La centralità del progetto, che si inserisce come naturale prosecuzione dei programmi già intrapresi per promuovere la lettura come strumento di crescita personale e coesione sociale, è il racconto a più voci che permetterà di condividere attraverso musica, gestualità, sapori e suggestioni emotive le storie e la società che ci circonda. Si privilegeranno ‘lettori bambini’ per leggere non solo ad altri bambini ma agli adulti e anziani in una dinamica intergenerazionale.

Particolare attenzione verrà riservata alla scelta dei luoghi e alla cura del contesto in cui si sviluppano le iniziative tenendo conto della peculiarità dei nostri territori,prevalentemente collinari/montani,con vie di comunicazioni poco agevoli,concentrazione dei servizi (e quindi anche delle biblioteche) nei centri storici urbani con frazioni altamente abitate,ma distanti da questi. L’intento è pertanto quello di avvicinare le ‘periferie al centro’, di ‘portare fuori’ la biblioteca,azione non solo fisica ma altamente simbolica e significativa per i territori lontani, non di sola andata perché farsi conoscere ed essere presenti sollecita e stimola la curiosità di un ritorno in biblioteca.

Il progetto ha attivato in ciascun territorio una rete importante di relazioni con numerose associazioni culturali, Pro Loco, Società sportive dilettantistiche, ecc, nonché il partenariato di importanti istituti culturali e scientifici quali l’Università LUMSA e l’Associazione Italiana Dislessia–Sezione di Perugia.

Spoleto ha come partner: Asl 2, Distretto di Spoleto; Associazione Cristian Panetto; cooperativa Il Cerchio; Istituto di Istruzione Superiore “Sansi – Leonardi -Volta”; Università della terza età.

Foto repertorio TO