Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Bando Artigianato 2010, aumenta l’incentivo per le assunzioni

Un aumento dell’incentivo previsto per le imprese dell’artigianato artistico e tradizionale che assumono a tempo indeterminato i disoccupati giunti al termine dell’esperienza lavorativa, è stato deciso dalla Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alle attività produttive Vincenzo Riommi. La misura dell’aumento sarà di 1.500 euro; l’incentivo passerà quindi da 6.000 a 7.500 euro ad assunto e varrà per le imprese che hanno partecipato al “Bando per lo sviluppo delle risorse umane nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale” pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n.14 del 24 marzo 2010.
La misura è stata assunta per uniformare il livello degli incentivi previsti dai bandi regionali finanziati con fondi europei, per evitare quindi di introdurre differenze “concorrenziali” tra imprese ed in considerazione della esigenza di sostenere al massimo, nel momento di crisi attuale, gli interventi atti a sostenere l’occupazione. L’aumento deciso si riferisce ad uno degli interventi, il n. 3) “Incentivi alle imprese operanti nei settori dell’artigianato artistico e tradizionale per l’inserimento occupazionale di disoccupati/e e inoccupati/e che hanno concluso l’esperienza lavorativa”, di un bando che prevede altre misure rivolte alla formazione e all’autoimpiego di persone, giovani in particolare, senza lavoro.
La Giunta regionale, in conseguenza delle modifiche apportate al regolamento europeo, ha inoltre deciso di ridurre da cinque a due anni l’obbligo temporale di mantenimento delle attività avviate usufruendo degli incentivi previsti dalla misura 4 del bando, “Incentivi per la creazione d’impresa nei settori dell’artigianato artistico e tradizionale a favore di soggetti disoccupati/e e inoccupati/e che hanno concluso l’esperienza lavorativa”.

“La ‘crescita’, in senso economico e occupazionale – ha detto Riommi – è al centro delle nostre preoccupazioni e del nostro impegno. L’artigianato, che è stato l’’architrave’ produttivo che ha retto lo sviluppo italiano negli anni della crisi della grande impresa, – ha proseguito l’assessore – può ancora costituire una fondamentale risposta alla offerta che, proveniente particolarmente dai giovani, affolla il mercato del lavoro. Voglio aggiungere – ha concluso Riommi – che sviluppare l’artigianato artistico significa creare non solo reddito, ma anche cultura e che tutto ciò è perfettamente in linea con quella competizione di qualità che costituisce l’arma della nostra regione nei mercati interno e internazionale”.