Bandi 2016 ancora non approvati e risorse per il 2017 ancora non formalmente stanziate. E’ questo il quadro in Umbria per l’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie, nuclei familiari monoparentali e single. La questione è emersa durante l’interrogazione in Consiglio regionale di ieri, 13 febbraio, presentata dal consigliere Andrea Smacchi (Pd) a risposta dell’assessore Giuseppe Chianella. Dai banchi dell’Assemblea regionale arriva dunque la richiesta di capire quali siano le modalità e i tempi previsti per la predisposizione dei bandi per le risorse messe a bilancio lo scorso anno.
Ad aprile scorso, infatti, il bilancio di Palazzo Cesaroni aveva approvato il finanziamento di 1.000,000,00 euro per le politiche abitative. Di questo denaro, 700mila euro erano stati stanziati per coppie coniugate o conviventi, 150mila per nuclei familiari monoparentali e altrettanti 150mila per i single.
Fondi che devono comunque attendere un passaggio ulteriore: come infatti è spiegato nello stesso bando per il 2016, il provvedimento richiede il rinvio “ad un successivo provvedimento del dirigente del Servizio regionale ‘Politiche della casa e riqualificazione urbana’ l’approvazione del bando di concorso“, nel quale dovrebbero essere dettagliatamente specificate le procedure per la gestione dell’intervento.
In una delle sue ultime dichiarazioni, l’assessore Chianella, ha riferito ieri il consigliere Smacchi in Consiglio regionale, aveva comunicato che erano “in corso le procedure di liquidazione delle richieste del 2015. Si parlava di circa cento domande per un contributo totale di 2milioni 265 mila euro. Pensavamo che nei primi giorni del 2017 sarebbe stato possibile preparare e fare uscire questi bandi. Così non è avvenuto. Ci sono forti aspettative nella Regione Umbria. Parliamo di circa 850mila euro, quindi circa 30-40 domande perché di fatto i contributi sono in media dai 25 ai 30mila euro. Nel 2017 dovremo tornare a mettere ulteriori risorse per le politiche abitative, dopo che il Governo centrale le ha completamente tagliate”.
A provare a fare chiarezza ci ha pensato, sempre nella seduta di ieri, l’assessore Giuseppe Chianella. Un punto resta fermo, ossia il fatto che “non sono stati ancora approvati i bandi 2016 per l’erogazione dei contributi per l’acquisto della prima casa”. A monte sembrano esserci ritardi e burocrazia: “lo stanziamento per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto prima casa per il 2016 – ha continuato Chianella – è intervenuto mentre erano ancora in corso le procedure di erogazione dei contributi dei bandi 2015, le cui risorse del bilancio 2015 non erano state impegnate entro la fine dello stesso anno per consentire alla Regione di rispettare il Patto di stabilità. Questo ha comportato che tali risorse confluissero nell’avanzo vincolato. Quindi si è proceduto con la liquidazione degli aventi diritto utilizzando economie precedenti assunte per le stesse finalità. Dopo aver verificato l’impossibilità di rendere disponibili le risorse confluite nell’avanzo vincolato, è stata assunta la decisione di impegnare lo stanziamento per i beneficiari nelle graduatorie definitive”.
E per il futuro? Si attendono i finanziamenti: “nel 2017 i bandi per l’acquisto potranno essere emanati e stiamo sollecitando per le risorse. Pensiamo entro fine febbraio, o al massimo metà marzo, di poter procedere all’assegnazione dei buoni”, ha detto Chianella.
I bandi fino ad oggi – Il numero di richieste totali pervenute dal 2011 al 2015 è pari a 818 (105 giovani coppie nel 2001 e 154 nel 2013; 121 single nel 2013 e 50 monoparentali nello stesso anno; 127 giovani coppie e 76 single nel 2014, mentre nello stesso anno il numero di richieste da nuclei monoparentali è stato pari a 34; nel 2015 infine si parla di 108 richieste da single e di 43 da nuclei monoparentali). Di questi, solo 509, in totale per tutti gli anni, sono arrivati in graduatoria definitiva (56 nel 2011, 199 nel 2013, 159 nel 2014 e 95 nel 2015).
La situazione nazionale – Le risorse utilizzate provengono dunque esclusivamente dal bilancio regionale. Infatti, il settore delle politiche abitative da lungo tempo non beneficia più di finanziamenti statali, in quanto il flusso annuale previsto negli Accordi di programma sottoscritti nel 2001 da ciascuna Regione con il Ministero si è interrotto nel 2011, mentre doveva proseguire sino al 2018. Un’interruzione che ha comportato per la Regione Umbria una perdita di finanziamenti pari a circa 36 milioni di euro. Per i beneficiari dei bandi 2011-2013 sono stati erogati complessivamente € 6.850.000,00, mentre per quelli dei bandi 2014-2015 è stato evidenziato, sulla base delle dichiarazioni rese in domanda, un fabbisogno pari a € 6.242.506,50, ma le liquidazioni sono ancora in corso.
©Riproduzione riservata