La sicurezza del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e del vicesindaco Riccardo Corridore, che a Prisciano aveva assicurato e promesso precise misure per Arvedi-Ast, vacilla. L’ordinanza di limitazione alla produzione per Arvedi-Ast, per l’ormai nota questione delle vibrazioni relativa al ‘Caso Terni’ sollevato da Tuttoggi.info, non c’è. Si temporeggia dunque, approfittando del fatto che Arvedi-Ast-Tapojarvi hanno stoppato autonomamente le operazioni di triturazione delle scorie nella fascia oraria 22.00-06.00 per limitare il disagio dei residenti della zona est della città. Secondo quanto raccolto da TO, però, le vibrazioni non accennano a diminuire, quindi l’àncora, chiamiamola così, offerta dall’acciaieria non è una soluzione adeguata e una risposta concreta al problema. Eppure il sindaco, anche alcuni giorni fa, sempre con il solito video social, aveva ancora una volta ribadito le sue ferme posizioni sulla vicenda.
Bandecchi preferisce dunque l’attesa e non mantenere la promessa fatta ai cittadini: la tanto ostentata sicurezza dimostrata nei giorni scorsi vacillare. Certo qui non si tratta di ostentare l’erculea forza futuristica della macchina tappabuche in stile ‘radio Luce’ come simbolo dell’azione incisiva del potere, qui si tratta di politica che pesa, perché ci si trova a confrontarsi con uno dei più grandi produttori di acciaio in Europa. E non solo. Forse il sindaco non ha ancora avuto modo di firmare l’ordinanza di limitazione alla produzione (forse arriverà nelle prossime ore) e sfrutta, di fatto, lo stop interno alla stessa acciaieria. Ma non è evidentemente la stessa cosa. La diffida, come promesso, c’è stata, ma al momento del dunque, su quello che conta, si tentenna.
Il Bandecchi ‘cunctator’ è in attesa di un vertice in programma domani con tutti gli enti coinvolti nella vicenda, cioè Arpa, Usl, Regione e anche con i delegati del Comitato Prisciano Terni est, voluti dallo stesso sindaco al tavolo del confronto. Secondo quanto appreso da TO, sembrerebbe che si attendano ulteriori dati di rilievi che potrebbero attestare una minore intensità del fenomeno vibrazioni, il che consentirebbe a Bandecchi e alla sua Giunta di non arrivare allo ‘scontro frontale’ con Arvedi Ast e astenersi dall’emanare un’ordinanza di limitazione alla produzione. In caso contrario, cioè qualora i dati forniti da Tapojarvi non dovessero confermare quanto atteso, allora il sindaco sarebbe in qualche modo costretto, o forse a questo punto anche no, a firmare l’attesa ordinanza. Staremo a vedere.
Era il 15 luglio e su Instagram il sindaco Bandecchi scriveva a commento di un video: “Prisciano e Borgo Bovio. Serve un salto di qualità. Regione, Arpa, è Asl si debbono svegliare dal torpore prima che qualcuno diventi cattivo cattivo. La politica sta sopra a tutto per me, ma deve meritarselo questo podio. Grazie ai cittadini che mi documentano. Acciaio si ma con i Ternani vivi. Comincio ad innervosirmi”. Forse nel frattempo qualcuno si è svegliato o forse il nervosismo è un po’ passato. Chissà.
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