“Da Terni è partita la rivoluzione che coinvolgerà tutta l’Italia ed esporteremo questo modello politico ovunque. Terni dominerà l’Italia”. “Il presidente Guida, che un imprenditore serio, una persona intelligente e per bene, oggi era a Milano per parlare con una società molto importante, interessata alla realizzazione dello stadio . Si faranno sia la clinica che lo stadio. La clinica la costruisco io, il progetto va avanti”. “Terni ha il diritto di avere un nuovo ospedale, altrimenti andremo alla Regione e incateneremo quelli che ci lavorano, non ci incateneremo noi, almeno i magistrati avranno qualcosa di serio su cui indagare. Non posso accettare che chi ci ha dato suggerimenti, e mi riferisco al direttore sanitario dell’ospedale di Terni, poi non può scrivere le puttanate che ha scritto. Se vuole fare querele le facesse, ma attenzione che mi sono rotto le palle di questo modo ternano che ogni cosa che si dice deve finire davanti a un magistrato, come se io dovessi aver paura della magistratura”. Questi gli estratti più significativi e le notizie per la città emerse durante la visita del sindaco di Terni (ieri sera 29 maggio), Stefano Bandecchi, al parco Cardeto per il tour elettorale. Tralasciando gli spot più o meno da campagna elettorale, rimaniamo concentrati sulle notizie. Prima di tutto: con il sindaco, c’erano anche il vicesindaco Riccardo Corridore e la candidata di Alternativa Popolare alle elezioni Europee, Paola Pincardini, alla quale non è stata concesso neanche un minuto di intervento. Hanno parlato, nell’ordine, Corridore e Bandecchi, ma non la candidata di AP che è rimasta solo a fare bella presenza. Forse 30 secondi di parola sarebbero stati almeno un segno di cortesia. O anche no, visto come è andata.
“Sono il solo che può salvare l’Italia e insegnare agli altri come si fanno le cose per bene” – modestia a parte, Bandecchi non risparmia certo notizie per la stampa: questa volta sul ‘sistema’ lavori pubblici, già in qualche modo messo sotto accusa dal vicesindaco Corridore (che era intervenuto sulla questione dei lavori sulle strade, ndr): “La cosa più importante è che sono riuscito a togliere alla ‘banda Bassotti’ la possibilità di gestire una città e la possibilità di inciuciare troppo tra politica e impresa locale o non locale, che comunque alla città di Terni non hanno dato assolutamente niente. La mia insoddisfazione – continua Bandecchi – è quella di aver messo del denaro per fare un sottopassaggio un anno fa e ancora oggi non averlo visto realizzato, perché un privato è concusso con la vecchia politica locale. Evidentemente per 17 anni è stato messo in condizione di non poter, o meglio, di non fare il lavoro che doveva fare”.
Il segretario di Alternativa Popolare ha anche commentato gli insulti alla sua candidata per le Amministrative di Livorno, Costanza Vaccaro, vittima di una scritta offensiva apparsa su un manifesto elettorale: “Non ti vogliamo fascista, ti vogliamo solo appesa”. Anche in questo caso Bandecchi ha risposto in modo piuttosto eloquente: “Quattro rincoglioniti di livornesi del cazzo comunisti di merda, pensa che 4 livornesi di merda possono parlare con me? Sono della persone che andrebbero eliminate alla radice. Questi sono comunisti merdosi, non livornesi. Venissero da me a prendermi per i piedi”.
Secondo il sindaco Bandecchi da Terni sarebbe partita quella che lui stesso ha definito rivoluzione, cioè della politica come spirito di servizio per la città e la politica del fare. Rivoluzione? Questi slogan li sentiamo da quando è nata la Repubblica: chi arriva dopo l’ultimo che ha governato si sente investito di questa missione che, puntualmente, viene disattesa. Terni dominerà l’Italia? L’unica cosa che, al momento, Terni domina è la classifica delle città con più spaccio di droga. Non è chiaro cosa il sindaco intendesse con dominare, evidentemente il fatto di avere come sindaco il segretario di Alternativa Popolare che può rappresentare la città a livello nazionale e prendere decisioni ‘preziose’ per la città una volta raggiunti i ruoli chiave di potere. Non manca in questo caso la stoccata a Raffaele Nevi (FI): “Sta lì senza aver fatto nulla per Terni”.
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