Terni

Bandecchi, la Regione chiede intervento del Governo e lui “Deputati massa di imbecilli” – Video

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la mozione di censura contro il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, per il comportamento tenuto nella giornata di ieri, 22 gennaio, durante la seduta del Consiglio comunale. L’atto di indirizzo, firmato da Thomas De Luca (M5S), Simona Meloni (Pd), Eleonora Pace (FdI), Stefano Pastorelli (Lega), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto) e Donatella Tesei (presidente della Regione), è stato illustrato in Aula dal primo firmatario. Ora si comincia a fare sul serio e l’ironia lascia spazio a un vero e proprio ‘caso’ politico.

Bandecchi e le donne…

De Luca ha spiegato che durante il Consiglio comunale svoltosi ieri a Terni e nella fattispecie durante la fase di discussione su un atto contro il femminicidio, il sindaco Bandecchi ha affermato che ‘un uomo normale guarda il bel culo di una donna e forse ci prova, poi se ci riesce se la tromba anche, se non ci riesce invece torna a casa’. A seguito dell’intervento del consigliere comunale prof. Kenny, che ha deciso di abbandonare l’Aula in segno di protesta congiuntamente a tutti i consiglieri di opposizione, il Sindaco avrebbe insultato lo stesso consigliere.

Istituzioni umiliate

“Il fatto accaduto ha avuto un’eco planetaria, essendo stato riportato non solo da tutte le principali testate nazionali ma persino oltreoceano, screditando in maniera gravissima l’immagine dello stesso Comune di Terni e della Regione Umbria – ha spiegato De Luca – offendendo uomini e donne. Ogni seduta del Consiglio comunale è ormai caratterizzata da dichiarazioni ed atteggiamenti di paventata violenza fisica nonché intimidazioni di natura verbale e psicologica verso le opposizioni, che negano ogni ordine democratico ed umiliano le istituzioni, fatti che sono più volte balzati agli onori della cronaca. La condotta del sindaco di Terni è ormai diventata insostenibile ed inaccettabile, peraltro amplificata e rilanciata a livello nazionale e non solo. Con ciò offendendo la città e la sua storia di democrazia e rispetto”.

Esempio dannoso per cittadini e giovani

“È imprescindibile che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di onorabilità per coloro a cui sono affidate funzioni pubbliche. Non è più tollerabile – conclude De Luca – che una pubblica istituzione nell’ambito della massima assise cittadina utilizzi reiteratamente concetti e frasi assolutamente contrari al rispetto delle persone rappresentando un dannoso esempio per i cittadini ed in particolare per i nostri giovani. L’Assemblea legislativa esprime quindi ferma condanna per i fatti e le dichiarazioni del sindaco di Terni. Richiediamo inoltre l’intervento degli organi governativi preposti affinché vengano poste in essere le azioni volte a garantire l’ordine costituzionale, ripristinando all’interno del Consiglio comunale di Terni le normali condizioni di decoro istituzionale e di garanzia delle prerogative democratiche degli organi eletti”.

Bandecchi “Deputati massa di imbecilli”

Intanto Bandecchi spara ancora a zero dal suo profilo Instagram: “Saranno peggio le parole che ho detto io o che qualcuno dica che il sindaco di Terni deve essere cacciato? Chi non condivide le parole che ho detto è solamente un ipocrita. O sarà peggio che c’è chi dice che deve intervenire il Prefetto, il Governo? Mandate via quest’uomo che è stato sì eletto, ma che non può stare nelle istituzioni. Io ho ancora un certificato in cui si attesta che sono in grado di intendere e di volere, quindi non capisco la differenza tra chi ha votato me e chi ha votato quella massa di imbecilli che attualmente sta seduta alla Camera dei Deputati”.