Tuttoggi.info lo aveva annunciato nella mattina di ieri, 13 luglio, il ‘Caso Terni’ continua ad essere una priorità per Palazzo Spada, il sindaco Bandecchi, il vicesindaco Corridore e l’assessore Cardinali: il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha ufficialmente diffidato Arvedi-Ast riguardo il fenomeno delle vibrazioni nella zona est della città e, in particolare, nel quartiere di Prisciano, dove i cittadini sono sottoposti a un costante e incessante disagio che costringe giovani e meno giovani anche a ricorrere a farmaci per poter dormire. Con una comunicazione indirizzata a Tapojarvi e per presa visione ad Arpa, Ausl2 e Regione Umbria, Bandecchi ha diffidato Tapojarvi sui “Fenomeni di vibrazione negli edifici di civile abitazione situati in prossimità dell’impianto trattamento scorie soc. Tapojarvi Italia srl. Ns. precedente prot.
109904 del 27.06.2024. Diffida” – così è stato protocollato il provvidemento.
“Richiamata la precedente richiesta del Sindaco prot. 109904 del 27.06.2024, con la quale si chiedeva
alla Soc. Tapojarvi, entro il termine di 15 giorni dal ricevimento, di porre in atto ogni intervento volto
alla risoluzione del fenomeno delle vibrazioni rilevate negli edifici di civile abitazione situati in
prossimità dell’impianto di trattamento scorie – si legge nella diffida – Preso atto che, ad oggi, la Società in indirizzo non ha fornito informazioni al Sindaco sulla avvenuta risoluzione del fenomeno, nei termini suddetti; Ritenuto che il perdurare del fenomeno, specie in orario notturno, non può essere ulteriormente
tollerato dai cittadini residenti, per i quali è necessario intervenire a tutela della quiete e del riposo
SI DIFFIDA La società Tapojarvi Italia Srl a dare riscontro, entro 10 giorni dal ricevimento della presente, sulla efficacia degli interventi posti in atto e volti alla attenuazione del fenomeno al di sotto dei livelli di tollerabilità”.
Come ampiamente spiegato da Tuttoggi.info, scaduti i 10 giorni dalla diffida, il sindaco Bandecchi provvederà ad emanare un’ordinanza di limitazione della produzione: “Trascorso il termine sopra indicato – si legge ancora nel documento – ove il fenomeno non sia stato risolto, il Sindaco procederà, ai sensi dell’art.50 del D.Lgs. n.267/2000, con proprio provvedimento a tutela della popolazione, con misure di divieto all’esercizio degli impianti che generano le vibrazioni, nella fascia oraria 23:00 – 07:00, nelle more della definitiva risoluzione del fenomeno stesso“.
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