Nel corso della notte appena trascorsa personale delle Stazioni Carabinieri di Collescipoli e Ferentillo, unitamente ad altri militari della Compagnia Carabinieri di Terni, hanno tratto in arresto, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Terni, 6 cittadini ternani, accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.
L’operazione è partita nel 2010 grazie a fonti confidenziali che avevano rappresentato una situazione di sfruttamento ai danni di alcune prostitute, soprattutto straniere, nella zona di Maratta. L’attività investigativa è proseguita con servizi di pedinamento e acquisizione di informazioni da parte dei militari, utilizzando altri confidenti o le banche dati a disposizione. In seguito è stato ricostruito un quadro indiziario che ha permesso di chiedere ed ottenere dei decreti di intercettazione telefonica ed ambientale a carico degli indagati.
Da questa attività tecnica è emersa chiaramente l’esistenza di una vera e propria associazione dedita allo sfruttamento della prostituzione, costituita da un capo M.B., il quale avvalendosi dei suoi familiari(gli indagati sono infatti tutti legati tra loro da legami di parentela diretti o indiretti) gestiva numerose prostitute non solo nella provincia di Terni, ma anche in quelle di Perugia e Viterbo. Tali donne erano prima adescate con minacce e in alcuni case con violenza, in modo da essere costrette a porsi sotto la protezione di questi sfruttatori, i quali in seguito le controllavano costantemente e, al termine di ogni giornata di lavoro, si facevano consegnare una consistente parte dei loro guadagni.
Nel periodo di indagine è stato accertato che, grazie alle loro numerose condotte delittuose, i consociati incassavano il denaro appena sufficiente a garantirgli la sopravvivenza, senza esercitare alcuna attività lavorativa.
Pertanto il GIP presso il Tribunale di Terni, Dott. Pierluigi PANARIELLO, a seguito della richiesta del Magistrato che ha diretto le indagini, Dott.ssa Elisabetta MASSINI, ha emesso un’Ordinanza che dispone la Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di:
1. M.B., di anni 41, costitutore e coordinatore dell’associazione;
2. D.T. di anni 25, collaboratore diretto di M.B. e sfruttatore di alcune prostitute;
3. A.B. di anni 27 e A.B. di anni 22, collaboratori di M.B.
La stessa ordinanza ha disposto gli arresti domiciliarti per M.C., di anni 41, moglie di M.B. e collaboratrice dello stesso, nonché nei confronti di D.S. di anni 25, compagna di D.T. e collaboratrice dello stesso. E’ stato invece disposto nei confronti di A.S.S., prostituta di anni 44, utilizzata per reclutare altre prostitute, il solo obbligo di presentazione alla P.G.
Nel corso delle perquisizioni operate durante l’esecuzione delle Ordinanze sono stati rinvenuti e sequestrati 5.000 Euro circa in contanti, provento delle illecite attività, nonché soldi falsi, nello specifico 6 banconote da 50 Euro.
Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di vocabolo Sabbione ove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre le due donne sono state riportate a casa dove rimarranno in regime di arresti domiciliari.