Il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini ha annunciato un’interrogazione da presentare nel prossimo Consiglio comunale, riguardante il caso dell’annullamento dei due concerti tifernati nelle giornate dei funerali e di lutto nazionale per i deceduti durante il terremoto dello scorso 24 agosto. Il consigliere, già da ieri, aveva fatto notare come nel ricco e variegato programma di ‘Estate in città’ solamente due eventi erano stati annullati: il concerto dei Gto di sabato 27 agosto e quello dei Tiferno Blues Project di martedì 30.
“Entrambe le band tifernati – ha dichiarato Sassolini – hanno avuto un trattamento diverso dagli altri musicisti. Poteva essere giusto, certamente, riprogrammare gli eventi, ma avrebbe dovuto esser fatto con più logica e comunicato con maggior tempestività ed educazione. Anche perché le modalità di annullamento dei due concerti appaiono umilianti: se al primo gruppo è stato comunicato quando erano già pronti a suonare, al secondo è stato comunicato la mattina del 30 agosto, annunciando lo spostamento del concerto di un giorno. Nessun altro evento è stato annullato: seppur sia sabato 27 che martedì 30 agosto si sono svolti i funerali di gran parte delle vittime del terremoto. Eppure in città c’erano le Fiere, Finger Food Festival, la tradizionale Tombola storica e anche il Festival delle Nazioni, che ha proseguito senza interruzioni il suo calendario”.
“So per certo – ha aggiunto il capogruppo forzista – che i musicisti avrebbero dedicato la serata alle vittime ed alle popolazioni colpite dal terremoto devolvendo l’intero incasso alla Protezione civile. In questo caso si è persa una concreta occasione di solidarietà.
Sassolini, nella sua interrogazione, chiede dunque di sapere “chi è la figura che si è assunta la responsibilità di annullare proprio questi due concerti, con criteri di comunicazione definibili offensivi nei confronti degli artisti; chi rimborserà il tempo e le energie sprecate dalle band, in un progetto brutalmente annullato che invece voleva essere di aiuto, attraverso la raccolta fondi; e, infine, se c’è volontà di chiedere ufficialmente scusa, da parte della pubblica amministrazione, ai due gruppi musicali, per il trattamento ricevuto in considerazione del fatto che la loro esibizione voleva essere un omaggio ed un concreto aiuto economico per le popolazioni colpite dal terremoto.