Conto alla rovescia per Banco Desio e della Brianza, l’istituto controllato da Unione Brianza delle famiglie Gavazzi e Lado, i cui azionisti sono convocati per il prossimo 23 aprile ad approvare il bilancio 2019 e votare il rinnovo delle cariche societarie per il triennio 2020-2022.
Ad animare la prossima tornata è che ai nastri di partenza ci sono ben due liste per la minoranza, situazione finora mai registrata nella pluridecennale storia della banca lombarda. Da una parte i fondi di investimento, dall’altra – ed è la vera notizia per l’Umbria – la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.
L’istituto del presidente Luigi Carlini lo scorso 30 marzo, forte del 4,2% del pacchetto azionario (circa 5,2 milioni di azioni), ha presentato la propria lista per un posto rispettivamente nel CdA e nel Collegio sindacale.
A contrapporsi a questa, la lista avanzata tramite lo studio legale Trevisan & associati, da alcuni fondi di investimento che detengono il 2,6% (3,2 milioni di azioni) della banca brianzola.
L’ago della bilancia al momento pende per la Fondazione umbra ma bisognerà attendere l’adunanza assembleare per vedere quale delle due liste raccoglierà adesioni sufficienti a sconfiggere l’altra.
Di alto profilo la lista della maggioranza che registra l’ingresso di Alessandro Decio, già Unicredit e Sace, voce molto sentita dal mercato e al quale la holding dovrebbe affidare l’incarico di amministratore delegato, lasciando la presidenza all’avvocato Stefano Lado e la vice presidenza all’ex ad Tommaso Cartone.
Ma la vera novità resta l’uscita ufficiale della Fondazione CaRiT che, ad una prima lettura del bilancio 2018, ultimo presente sul sito istituzionale, solo di recente avrebbe raggiunto la discreta quota azionaria del 4,24% rafforzando così l’intesa che ha visto Desio molto presente nel ternano.
La Fondazione CariT già in passato aveva accarezzato l’idea, salvo ritirarsi all’ultimo momento, di entrare nella cordata Clitumnus per salvare la fu Banca Popolare di Spoleto, messa in salvo invece nel 2014 proprio da Desio e incorporata dalla stessa lo scorso 2019.
Ed è in virtù dell’interesse verso il territorio umbro che la lista di maggioranza schiera tra i 12 candidati l’avvocato spoletino Laura Tulli, presidente della Tulli acque minerali.
Le 3 liste
Ma veniamo alle tre liste e rispettivi candidati.
Quella che fa capo a Brianza Unione S.a.p.a. (50,44%) vede per il bord Stefano Lado, Tommaso Cartone, Alessandro Decio, Egidio Gavazzi, Agostino Gavazzi, Tito Gavazzi, Giulia Pusterla, Graziella Bologna, Cristina Finocchi Mahne, Valentina Casella, Gerolamo Pellicanò e Laura Tulli. Per il Collegio sindacale Rodolfo Anghileri, Franco Fumagalli Romario e Stefania Chiaruttini (sindaci supplenti Silvia Re, Massimo Celli, Erminio Beretta).
La Fondazione ternana propone il nome dell’imprenditore Ulrico Dragoni, attuale vice presidente di FCaRiT, mentre per il collegio sindacale quello di Emiliano Barcaroli (sindaco supplente Stefano Antonini).
La terza lista, quella dei fondi di investimento Piercarlo Giuseppe Italo Gera e Raul Mattaboni per il CdA, Fabrizio Riccardo Di Giusto per il Collegio (sindaco supplente Vieri Chimenti).
Dividendi, decisione a ottobre
Nel corso dell’assemblea gli azionisti saranno chiamati anche ad approvare il bilancio 2019. Quanto ai dividendi (Desio ha proposto 0,1036 euro per le azioni ordinarie e 0,1244 euro per i titoli di risparmio) il Banco, accogliendo le richieste di Bce e Bankit, ha deciso di rinviare l’eventuale pagamento ad una analisi della situazione connessa all’emergenza Covid19 che verrà effettuata nel mese di ottobre prossimo.
Quanto alla remunerazione delle cariche societarie la banca proporrà circa 2 milioni di euro per Presidenza e Vice presidenza (1 milione) e per i Consiglieri di amministrazione.
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