Carlo Ceraso
Licenziato. Il direttore generale di Banca Popolare di Spoleto, Francesco Tuccari, è stato licenziato dai Commissari di Bankitalia che dal 13 febbraio scorso guidano in amministrazione straordinaria l’istituto di piazza Pianciani. Finisce così nel peggiore dei modi l’esperienza del dirigente cui l’ex dominus Antonini insieme a Monte Paschi Siena aveva affidato la guida di PopSpoleto dopo l’uscita di scena di Alfredo Pallini. La notizia circolava in città da qualche giorno ma solo ieri sera se ne è avuta conferma ufficiale grazie alla nota pubblicata sul sito istituzionale. Una nota asciutta ed elegante per comunicare ai mercati che il “rapporto di lavoro è cessato”. E che forse è propedeutica ad una prossima azione di responsabilità, auspicata in questi mesi da più parti verso tutti coloro che possono aver arrecato danni alla “banca degli umbri”. Lo stesso Tuccari aveva aggiornato il proprio profilo facebook scrivendo “precedentemente direttore generale Banca Popolare Spoleto”. Si conclude così anche l’era degli ‘uccari’ (Tuccari e Zuccari) che sembrava destinata a sostituire quella degli ‘ini’ (Antonini e Pallini).
L’esperienza dell’ex dirigente di Consob e Ubi Banca, già sospeso dalle funzioni nel giorno stesso dell’insediamento dei Commissari, termina così dopo neanche due anni. Era il 6 aprile quando il board Bps votò la proposta avanzata dalla controllante Scs insediando Tuccari a capo del management.
Certo è che i rapporti fra il dg e le varie parti in causa nella gestione di Bps, non sono stati sempre idilliaci. Anzi. I continui attriti denunciati ora dai sindacati, ora, in maniera sussurrata, dal board di PopSpoleto (ma anche della controllante), dimostravano che la tensione a palazzo restava perennemente alta da quando aveva preso posto a palazzo Pianciani. I modi e i linguaggi a dir poco coloriti ed energici (qui e qui) non avevano poi aiutato l’ormai ex dg sia nei rapporti con parte del personale, sia con la stampa.
Il nome di Tuccari è sparito anche dal sito di Abi Umbria, di cui era presidente in virtù dell'incarico in Bps, dove ora compare invece solo quello del vicepresidente Luciano Bacoccoli di Unicredit).
Cosa abbia spinto i Commissari a rescindere il contratto non è dato sapere anche se lo stesso dirigente, che nei giorni scorsi ha chiesto copia della documentazione delle operazioni contestatagli, sarebbe intenzionato a impugnare il provvedimento. Certo è che Tuccari sarà pure ossessionato dal merito (citazione sua), peccato non sia riuscito a far apprezzare il proprio a Boccolini & Co. Dove Co. sta per Commissari.
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