Bambino rischia di annegare, lo salvano il bagnino e un'infermiera - Tuttoggi.info

Bambino rischia di annegare, lo salvano il bagnino e un’infermiera

Sara Minciaroni

Bambino rischia di annegare, lo salvano il bagnino e un’infermiera

E' accaduto nel pomeriggio al Trasimeno, il bimbo ora trasferito in ospedale
Sab, 11/07/2015 - 18:36

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E’ rimasto sott’acqua senza respirare, per istanti interminabili. Fino a quando le grida di un bagnante hanno attirato l’attenzione e un bimbo di due anni e mezzo è stato estratto privo di sensi dalle acque del Trasimeno.

Il corpicino era riverso faccia all’ingiù ma in quel momento lungo la spiaggia di Castiglione del Lago non si trovava solo il bagnino Mark Kater ma anche Emanuela Bono infermiera che in quel momento fuori servizio stava prendendo una bibita al bar. L’uomo ha immediatamente capito cosa fare ed è entrato in azione praticando la rianimazione sul minore, sotto gli occhi stravolti dei genitori, per più di due minuti.

La spiaggia è piena di gente, sono circa le 17.30. Si levano le grida di donna e il bagnino sulla battigia vede una signora che cerca di tirare fuori il bambino dall’acqua. Il bagnino del Pescatore Caffè Bar di proprietà di Giampaolo Sacco si è fiondato in acqua e ha aiutato la donna che ha dato l’allarme mentre giocando in acqua ha visto il corpo immobile del piccolo vicino a sua figlia. Insieme lo hanno adagiato sul pratino.

Subito a Mark si affianca Emanuela che nella vita fa l’infermiera e in quel momento si trova in spiaggia fuori servizio. Mentre il bagnino pratica il massaggio, l’infermiera porta avanti la respirazione artificiale. Intorno si crea un capanello di gente, la situazione sembra disperata. Il bimbo ha gli occhi riversi all’insù e le labbra viola. Ma la sinergia dei due “angeli” è impeccabile. Dopo due circa due minuti di massaggio il bimbo tossisce e inizia a piangere. E’ salvo.

L’ambulanza del 118 intanto è arivata sul posto dal vicino ospedale di Castiglione del Lago. I medici lo prendono in consegna e lo trasferisco al Santa Maria della Miserircodia di Perugia dove lo attend eil reparto pediatrico. I genitori, due turisti, padre italiano e madre di origini africane devono ancora riprendersi dallo choc. Secondo quanto ricostruito il bambino giocava sulla spiaggia e in un attimo si è diretto vero il lago sfuggendo al controllo dei genitori. Sul posto si sono portati anche i carabinieri della locale stazione.

(Nella foto Mark Kater e Giampaolo Sacco)

Ultimo aggiornamento  19.20

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