Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha chiuso questa sera la campagna elettorale per Leonardo Latini, il candidato del centrodestra che il prossimo 24 giugno si contenderà al ballottaggio con Thomas De Luca del M5S. Un vero e proprio one man show che a Terni ha ricevuto un ‘abbraccio’ che appena 5 anni fa sarebbe stato impensabile, vista la quasi totale inconsistenza della Lega nella roccaforte rossa umbra. Effetti del ‘governo del cambiamento’, come quello dell’insolito rituale dei selfie col ‘pubblico’ a fine comizio.
Salvini ha parlato da leader e come se Leonardo Latini fosse già il nuovo sindaco di Terni, ma con un mònito ai ternani: “Se domenica non andrete a votare e Latini non dovesse vincere, poi non dovete rompere le scatole per 5 anni e stare zitti”. L’umore della piazza non era certo quello di una città che si asterrà dal voto, almeno per quanta riguarda l’area di centrodestra.
“A Terni servono onestà e capacità e Leonardo Latini è l’uomo giusto per competenza e idee chiare, prima fra tutte ‘al primo posto gli interessi degli italiani’” – L’ovazione della piazza ha accolto ogni tasto toccato con ‘sapienza politica’ da Salvini, partire dalla politica locale: “Terni si merita Latini, ma l’Umbria non si merita la Marini” – ha tuonato il Ministro.
Noi di TO abbiamo chiesto cosa pensasse del fatto che a qualche metro di distanza fosse stato organizzato un presidio antifascista (una cinquantina di persone tra militanti, simpatizzanti e persone vicine a Potere al Popolo e Cobas, ndr) e Salvini ha risposto divertito: “Mando loro un bacione. Oguno, nel rispetto degli altri può fare quello che vuole; si vede che non erano interessati alla partita Argentina-Croazia o non avevano la maturità da preparare. Qui si parla di fascisti senza fascisti e di razzisti senza razzisti, sono fantastici”.
Poi l’attacco diretto a Emmanuel Macron, in risposta alla dichiarazione del Presidente francese che oggi, difendendosi dalle accuse di poca collaborazione in fatto di accoglienza dei migranti si è lasciato andare a un poco elegante “I populisti in Europa come la lebbra”.
“Finalmente – ha rimarcato il Ministro – i barconi iniziano ad andare anche da qualche altra parte, per farsi ascoltare bastava dire dei ‘no’. Macron che è sempre così carino e ben vestito, visto che è così gentile e disponibile, spero che accolga tanti e tanti migranti in Francia”.
In riferimento al tanto criticato ‘censimento dei rom’, Matteo Salvini ha rilanciato: “Quando ci sono in ballo soldi pubblici voglio sapere chi vive nei campi rom, come si chiama e che lavoro fa. Voglio salvare quei bambini che vivono nella schifezza e che vengono educati al furto e alla violenza fin da piccoli. Non mi interessano schedature o censimenti”.
Lotta alla mafia, terremoto, e la stoccata finale: “Non mi interessano le accuse di razzismo di Saviano, Santoro e Balotelli, io non mollerò di un millimetro e continuerò a difendere i confini di questo paese. Basta vedere come la sinistra ha ridotto Terni a una città da ricostruire”.