Orvieto

Ballottaggio Orvieto, scontro Tardani-Biagioli | Palazzetti e Conticelli ‘out’

Sarà scontro aperto tra Roberta Tardani (coalizione di centrodestra), sindaco uscente di Orvieto, e il candidato del centrosinistra, Stefano Biagioli. Già nella giornata di ieri, la Tardani, era intervenuta dicendo di non voler “scambiare voti con poltrone” rispetto alla possibilità di alleanze e apparentamenti in vista del turno di ballottaggio dei prossimi 23 e 24 giugno. Da Stefano Biagioli nessun commento ufficiale, ma a mettere le cose in chiaro ci hanno pensato Roberta Palazzetti e Giordano Conticelli che hanno pubblicamente dichiarato di non appoggiare nessuno dei due candidati. Si conferma così, anche ad Orvieto, la tendenza a un ritorno dello scontro politico a due coalizioni: centrodestra e centrosinistra.

Palazzetti “No indicazioni di voto”

“Non daremo indicazioni, ma solo un sentito invito a ponderare bene la loro scelta per il prossimo ballottaggio e farlo alla luce di ciò che li ha guidati a sceglierci nel primo turno – è quanto dichiarato da Roberta Palazzetti in un video postato su Facebook – In questi giorni abbiamo riflettuto sui valori e gli intenti della nostra proposta – spiega la Palazzetti – portare un profondo cambiamento nella città, farlo attraverso una proposta civica e indipendente, onorare sempre e comunque le regole democratiche e le scelte degli elettori. Continueremo ad essere un canale aperto per i cittadini”.

Conticelli “Declinato ogni invito di alleanza”

“In questi giorni abbiamo ricevuto, da entrambi gli schieramenti in campo, diverse proposte finalizzate a sancire un accordo in vista del ballottaggio, più o meno formale – scrive in una nota Giordano Conticelli – L’assemblea di Nova ribadisce con fermezza il punto che abbiamo chiarito fin dal primo giorno: questo movimento declina ogni invito ad accordi e apparentamenti fino al termine delle elezioni. L’autonomia con cui abbiamo scelto di partecipare a questa tornata elettorale è un valore condiviso e ragionato per un percorso radicalmente diverso nei metodi, nei principi e nello stile da tutti gli altri». E riguardo il voto: «Nova lascia gli elettori liberi di decidere, con spirito critico e senso di responsabilità, lo schieramento che ritengono più adatto al perseguimento del bene comune”.