Città di Castello

Ballottaggio Bassini-Secondi, i punti principali dei 2 programmi

Meno di 5 giorni e Città di Castello conoscerà finalmente il suo nuovo sindaco. Stavolta sarà sfida a due, uno storico scontro tra le due anime del centrosinistra tifernate, quella “ufficiale” con Luca secondi e quella “degli scontenti”, capitanata da Luciana Bassini.

Quando e come si vota

Alle urne si tornerà domenica 17, dalle 7 alle 23, e lunedì 18, dalle 7 alle 15, e stavolta basterà mettere una “X” sopra il nome del candidato sindaco preferito (nella foto la scheda elettorale).

Situazione ancora incerta, incognita astensionisti

La situazione resta ancora molto incerta, mai come prima: Luca Secondi, forte del 33,63% (6931 voti) conquistato al primo turno, si deve guardare le spalle dall’eventuale ritorno di Luciana Bassini, fermatasi al 23,53% (4850 voti). In ballo ci sono i voti del centrodestra (i cui due candidati hanno complessivamente conquistato il 42%) e un 33% di elettori che il 3 e 4 ottobre ha preferito non votare.

Chi si sbilancia e chi no

Solo in questi giorni, privi di apparentamenti ufficiali, Fratelli d’Italia si è sbilanciata a favore della Bassini, sia con il candidato consigliere Sandro Busatti (il cui post ha dato via a numerose polemiche) sia con il candidato sindaco Andrea Lignani Marchesani, che ha chiaramente dichiarato di volere un cambiamento radicale rispetto alla scorsa legislatura. Silenzio tombale invece (per ora) sulla sponda Lega e tra l’entourage dell’altro candidato Roberto Marinelli.

I battibecchi tra candidati su “discontinuità” e “giovani”

Per cercare di convincere tutti, soprattutto gli astensionisti, i due candidati sindaco hanno impostato i loro programma e i loro numerosi incontri con la gente, parlando soprattutto di “discontinuità” col passato e “giovani”, argomenti sui quali i contendenti se le sono già dette di tutti i colori. Se Secondi vede infatti “una classe politica degli anni ’70 e ’80, tra cui figurano 5 pensionati” nello schieramento opposto, parlando di “riproposizione e non certo di innovazione”, Bassini ha risposto elencando gli “8 consiglieri comunali, un ex sindaco e 4 ex assessori” nelle liste del diretto concorrente, “anch’esso – ha aggiunto – da ben 15 anni in Consiglio comunale”.

I temi più “in voga”

Da entrambe le parti si è anche parlato di “competenza”, più “coinvolgimento dei cittadini” e soprattutto delle grandi incompiute, dall’ex ospedale a Piazza Burri, passando per la ferrovia Ex Fcu. Altri punti cardine, che si ritrovano nei programmi dell’uno e dell’altro sono la rivitalizzazione di centro storico, cultura, turismo ed economia, con l’obiettivo principale di far tornare Città di Castello ai fasti di qualche anno fa, al centro dell’Umbria e non solo. Ma andiamo a vedere i temi principali di entrambi i programmi elettorali.

I punti principali del programma elettorale di Secondi

Il programma di Luca Secondi, con i suoi 12 punti, parte dall’importanza di una città che dovrebbe assolutamente essere connessa e digitale, a partire dall’abbattimento del digital divide fisico e generazionale.

Rilancio economia

Altro tema su cui punta forte l’ex vicesindaco è il rilancio dell’attività economica e dell’occupazione, costruendo filiere produttive capaci di coniugare sapere antico e moderno in ambiti strategici come tipografia, meccanica, artigianato, agricoltura ed enogastronomia e facendo di Città di Castello di un’incubatrice di start-up innovative.

Infrastrutture

Anche le infrastrutture diventerebbero perno dello sviluppo economico: a partire dal ripristino della ferrovia ex Fcu in direzione di Sansepolcro, collegarla ad Arezzo e alla rete dell’alta velocità, oltre a favorire l’intermodalità ferro-gomma con l’attivazione della base logistica dell’Altotevere e il completamento della E78.

Transizione ecologica

Sul programma si parla anche di vivibilità della città, attraverso una moderna programmazione urbanistica, in primis contenendo il consumo di suolo. Ma Secondi punta molto anche sulla transizione ecologica attraverso sostenibilità ambientale, bioedilizia, efficientamento energetico e trasporto pubblico con veicoli non inquinanti.

Dai giovani agli anziani

Tra gli obiettivi c’è anche un nuovo patto di intervento in ambito sociale con il terzo settore, ricorrendo a strumenti innovativi nell’assistenza alle persone con disabilità, nella tutela dei beni comuni, nella salvaguardia dei diritti, nei servizi sanitari e socio-assistenziali, nell’animazione culturale e nella tutela dell’ambiente. Città di Castello per Secondi deve poi essere attenta a famiglia, giovani e anziani, garantendo educazione, diritto allo studio e formazione dei ragazzi, mettendo in atto la lotta a dipendenze, bullismo, disagio sociale ed emarginazione. “Una società inclusiva – aggiunge – riesce a pensare ai giovani ma non tralascia gli anziani, a cui bisogna offrire risposte dal punto di vista di protezione sociale e opportunità culturali. La città deve anche essere vicina alle persone con disabilità: importante sarà l’accessibilità fisica ai luoghi della città e ai suoi servizi.

Infine va anche preservata ed estensa l’impronta sociale dei servizi sportivi: garantire all’intera collettività parità di accesso agli impianti comunali, senza distinzioni di età e condizione fisica, a costi tariffari contenuti.

Cultura e turismo, le priorità

Altro obiettivo è fare di Città di Castello un punto di riferimento culturale e turistico: la cultura come diritto dei cittadini ma anche volano economico e occupazionale attraverso il legame con il turismo. I tesori disseminati nel territorio devono essere conosciuti e fruibili con un’offerta alberghiera di qualità. Spazio sarà dato alla valorizzazione dei grandi contenitori del centro storico, dalla Biblioteca comunale, al Teatro degli Illuminati fino alla Pinacoteca. Su questo punto si parla inoltre di Piazza Burri come progetto simbolo della proiezione internazionale della città e del suo patrimonio culturale, dell’asta del Tevere come punto di riferimento per soggiorni improntati sul trekking a piedi, in bicicletta o a cavallo, e del turismo termale a partire dalla riqualificazione di Fontecchio. La filiera enogastronomica avrà invece il tartufo in primo piano.

Sicurezza

Per la sicurezza si va invece dall’implementazione della videosorveglianza all’aumento di presidi di forze dell’ordine, dalla riqualificazione e recupero delle aree e dei siti più degradati alla promozione della legalità come valore di comunità, anche tra i giovani.

Come dovrebbe essere il centro storico

Il centro storico deve diventare specchio dell’identità tifernate: riqualificarlo significa puntare sulla valorizzazione delle sue risorse e sulla rigenerazione del tessuto sociale ed economico. Assicurare la riqualificazione dell’ex ospedale con l’attuazione del progetto della Casa della Salute consentirà di completare la rivitalizzazione di un’area urbana strategica. E poi rilanciare servizi, incoraggiare l’insediamento di attività commerciali, artigianali e professionali, la promozione di iniziative culturali e la nuova residenzialità, limitando anche transito e sosta di auto all’interno delle mura urbiche.

Sanità

Nessun compromesso sulla salute pubblica dei cittadini, con il sindaco decisamente in prima linea nell’attuazione delle politiche sanitarie nel contesto della governance multilivello con Regione e Usl Umbria 1. Ripartire dalle certezze restituite dalla pandemia: l’ospedale di Città di Castello come punto di riferimento regionale per la gestione dell’emergenza-urgenza e una struttura come l’Asp Muzi Betti che ha saputo contenere, prima, e affrontare, poi, la drammatica minaccia del virus.

I punti principali del programma elettorale di Bassini

Il programma di Luciana Bassini poggia le sue basi nella trasparenza, “rompendo i vecchi schemi che troppo spesso hanno favorito gruppi ristretti, dove sono prevalse logiche di potere e appartenenza. Un modo diverso di fare politica deve inaugurare metodi chiari e condivisi per rendere trasparenti le scelte, in particolare delle nomine. Un buon modo è rappresentato dalla redazione di un registro delle candidature, al quale ogni cittadino qualificato potrà inviare il proprio curriculum. Dovranno essere i criteri di merito e non le semplici appartenenze a decidere le nomine pubbliche e i ruoli di governo della città”.

Partecipazione cittadini alle scelte della città

Si parla inoltre di un coinvolgimento vero e costante dei cittadini nelle scelte per la città, con la creazione di nuove consulte comunali, circoscrizioni di quartiere e di frazione che, attraverso il metodo della democrazia partecipata e dei patti di comunità, possano evidenziare bisogni, fare proposte, prendersi cura di spazi pubblici e beni comuni e valutare le decisioni amministrative attraverso un monitoraggio continuo dei risultati. A raccordare tutto questo sarebbe una nuova delega: l’assessorato alla partecipazione.

Spazi per i giovani

La Città di Castello di Luciana Bassini punta poi ad essere, prima di tutto, giovane, produttiva, competente e digitale, a partire dalla creazione di spazi privilegiati di aggregazione per i giovani, dove esprimere la loro creatività e fare esperienze culturali. Tra essi una Biblioteca con orari di apertura più ampi, una Sala Conferenze gratuita e una modalità di fruizione su misura delle nuove generazioni.

Revisione tariffe per sport e scuola

Si parla anche di una revisione delle tariffe per l’accesso agli impianti sportivi del Comune, per garantirne a tutti il loro utilizzo secondo criteri chiari e trasparenti e fare in modo che tutte le discipline abbiano pari opportunità. Revisione anche delle modalità di fruizione dei servizi scolastici comunali, riduzione della quota di accesso a mensa e trasporto scolastico, incremento dei servizi per la prima infanzia e un polo dedicato alla fascia 0-6 anni.

Green Economy e il ritorno dell’Università

Attrazione nel territorio di aziende innovative e creazione di un distretto industriale di Green Economy, oltre alla riconversione del settore agricolo nel rispetto di coltivazioni fondamentali, della salute e delle nuove premialità previste dall’UE. Non deve mancare il sostegno alla manifattura di qualità, al tessuto produttivo locale e alle buone idee imprenditoriali nel nuovo mercato globale. Si parla anche del ritorno dell’Università, come polo di istruzione superiore integrato con il territorio, riferimento nei settori della pedagogia e della formazione superiore, un polo scolastico montessoriano, eredità dei Baroni Franchetti non adeguatamente onorata.

Turismo e cultura

Città di Castello per Bassini dovrà anche essere un polo di attrazione culturale e turistico, con la creazione, in primis, di una filiera del turismo e della cultura comprendente l’intera vallata umbro-toscana, con un team di assessorati per una valorizzazione in sinergia delle ricchezze artistiche, culturali e naturali della Valle: Turismo e cultura come asse portante del terziario.

L’ex assessore proprone anche il rilancio del brand turistico Rinascimento e Contemporaneità che connetta il “circuito Vitelliano”, con i suoi Palazzi, al “circuito Burri” con le sue tre sedi. C’è anche la proposta di un marketing per la promozione del territorio tifernate a livello regionale e nazionale che faccia conoscere l’identità artistica e le eccellenze agroalimentari ed ambientali del territorio. Infine la realizzazione di itinerari storico-religiosi, che diano nuovo valore a siti di grande interesse che sparsi nel territorio, con la valorizzazione di eventi artistici e culturali realizzati da artisti e maestranze locali.

Sanità

Con l’obiettivo di contrastare le crescenti spinte alla privatizzazione del sistema-salute che ha prodotto tagli ai servizi sanitari territoriali, riduzione progressiva del potere ai territori nella determinazione delle scelte e la frammentazione dei servizi e dei “luoghi di cura” delle persone, Luciana Bassini intende potenziare, con risorse professionali e mezzi, l’assistenza sanitaria di base, i servizi territoriali, le cure primarie e l’assistenza domiciliare, anche riconoscendo il ruolo strategico degli infermieri di famiglia e di comunità. Oltre al potenziamento della medicina territoriale pubblica e all’ampliamento della rete assistenziale dedicata alla popolazione anziana tra gli obiettivi spicca anche la riqualificazione dell’ospedale dopo i continui declassamenti con il recupero dei servizi diagnostici specialistici.

Ambiente e infrastrutture

Punto importante del programma di Bassini è anche l’attenzione all’emergenza climatica, all’ambiente, alle emergenze sociali e alla sicurezza urbana. Si parla infatti di Forestazione urbana, riqualificazione del Parco Langer con nuove dotazioni arbore e adeguamento a standard ottimali dell’area camper ma anche di coinvolgimento degli stessi cittadini in progetti di recupero e gestione di spazi inutilizzati, con la realizzazione di parchi rurali, spazi verdi e percorsi naturalistici. Anche in questo caso c’è un riferimento al superamento dell’isolamento attraverso progetti efficaci e fattibili per E78 ed Ex Fcu come metropolitana di superficie, oltre alla costruzione di percorsi ciclopedonali urbani ed extraurbani in collegamento con il trasporto pubblico, anche verso le frazioni.

Importanza massima viene data anche alla redazione del Peba (Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche), ad un sistema integrato di monitoraggio della qualità di aria, acqua e suolo e all’implementazione e rimodulazione della raccolta differenziata in un’ottica di riciclo nelle aziende del territorio e di adesione al programma Zero Rifiuti.

Nuove povertà e sicurezza

Ancora più attenzione alle “nuove povertà”, in aumento dopo la crisi pandemica, con il potenziamento dei servizi sociali e l’attuazione di un Fondo di solidarietà, senza dimenticare di affrontare il problema dell’emergenza abitativa. Bassini punta anche a migliorare la manutenzione delle aree verdi e dell’igiene urbana su capoluogo e frazioni, ponendo rimedio allo squallore e all’abbandono degli spazi, alla scarsa illuminazione e al senso di impunità.

Proprio a proposito di quest’ultimo annuncia interventi di prevenzione ed un potenziamento del comando di polizia municipale, con servizio anche nelle ore notturne e maggiore sinergia con le forze preposte al controllo. Da non dimenticare, infine, l’incremento degli strumenti di videosorveglianza.