Perugia

Baiocco d’Oro a Piazzoli, nelle sue collezioni la memoria perugina

“Ricordare è rivivere”. La motivazione del conferimento del Baiocco d’oro a Adriano Piazzoli, perugino da sempre residente nel quartiere di Porta Sant’Angelo, 82 anni, riporta anche questa frase ispiratrice della sua passione per il collezionismo. A consegnare il prestigioso riconoscimento del Comune di Perugia, nel pomeriggio del 29 settembre presso la Biblioteca di San Matteo degli Armeni, è stato l’assessore alla cultura Leonardo Varasano, insieme al responsabile della biblioteca, Gabriele De Veris, e al presidente di Vivi il Borgo, Franco Mezzanotte, alla presenza di abitanti di Porta Sant’Angelo, amici e rappresentanti di associazioni cittadine. “Un pubblico numeroso – ha commentato Varasano – che da solo attesta i sentimenti di affetto e stima della comunità recepiti dall’amministrazione quando ha deciso di conferire uno dei riconoscimenti più importanti”.

“Nelle interviste rilasciate nel tempo – ha proseguito l’assessore – Piazzoli compare come il collezionista per antonomasia. Un’attestazione significativa, ma comunque riduttiva, perché il valore di ciò che Adriano ha fatto risiede nell’aver custodito, attraverso gli oggetti, una memoria copiosa che ha riguardato la nostra città e non solo”.

Varasano ha ricordato gli esordi della passione di Piazzoli: “Da ragazzo ha iniziato recuperando materiale di risulta da soffitte e cantine, in pratica ciò che gli altri buttavano. Questo gesto racchiude un grande significato: sottende la capacità di dare valore alle storie che quelle cose contenevano. Papa Francesco ripetutamente ha messo in guardia contro la cultura dello scarto, malattia del mondo contemporaneo, quella tendenza ‘usa e getta’ che riguarda il nostro atteggiamento verso le cose così come le relazioni personali. Nel suo percorso di collezionista Piazzoli è invece andato in senso opposto. E così la memoria si è concretizzata in collezioni vaste e di vario tipo, in particolare libri, ma anche cartoline e santini, a testimoniare una varietà di interessi”. Oltre che per “la custodia di una porzione di memoria della città che altrimenti sarebbe andata dispersa”, Piazzoli “si è distinto perché ha sempre messo tutto generosamente a disposizione di tutti”. Per questo, cogliendo l’occasione della consegna del Baiocco d’oro, alla sua figura è stata dedicata una mostra: “Un modo per ringraziarlo del supporto e dei materiali forniti per allestire tante altre esposizioni, come quella organizzata per il trentennale della morte di Fausto Coppi in collaborazione con il professore Abbondanza”. “La decisione di omaggiare Piazzoli – ha concluso Varasano – è nata in sinergia con l’associazione Vivi il Borgo perché, se in lui c’è un amore più grande di quello che ha manifestato per la città di Perugia, è quello per il suo borgo, che ha sentito come una piccola grande patria”.

Il professore Mezzanotte ha espresso soddisfazione a nome dell’associazione, ricordando che “non esiste una pubblicazione su Perugia negli ultimi 30 anni che non abbia fatto ricorso a Piazzoli per la fornitura di immagini, libri, informazioni”. Mario Squadroni, presidente della Deputazione di Storia patria per l’Umbria, dal canto suo, ha voluto lodare “il cuore d’oro e la memoria di ferro” dell’intelligente collezionista.

La cerimonia è proseguita con l’inaugurazione della mostra a cura di De Veris che racconta Piazzoli attraverso video, articoli, pubblicazioni per le quali sono state utilizzate le sue collezioni, ma anche foto che svelano particolari aspetti come il biliardo, disciplina in cui si è distinto vincendo numerosi premi negli anni Settanta e Ottanta.

“Il collezionismo ha impegnato 68 anni della mia vita”, ha ricordato Adriano Piazzoli ringraziando per l’abbraccio ideale, e non solo, che la città gli ha tributato.

Motivazione del Baiocco d’oro – “Ricordare è rivivere, frase ispiratrice della sua passione per il collezionismo, l’amore per le cose che non diventano mai vecchie e inutili finché continuiamo a dare loro un senso, a tramandarne la storia e il significato. Grande e conosciuto collezionista, ma anche socio fondatore dell’Associazione Numismatico Filatelica ‘Vermiglioli’, Adriano Piazzoli ha raccolto e custodisce testi e immagini, fumetti e albi, cartoline, francobolli, dischi e manifesti. Frammenti di storia e costume della nostra città e non solo, che sono memoria, ma anche scoperta, per tutti noi. Il voluminoso archivio che ha iniziato a costruire da ragazzo, negli anni Cinquanta, e che instancabilmente arricchisce e protegge con pazienza e immutata dedizione, è un prezioso omaggio al passato in cui ama perdersi e ritrovarsi, ma anche un invito per noi a ricordare, a capire, a conoscere la nostra storia e le nostre origini”.

Chi è Adriano Piazzoli

Adriano Piazzoli, classe 1941, è nato a Perugia, in una casa di via della Cometa (traversa di Corso Garibaldi) e ha sempre vissuto nel quartiere di Porta Sant’Angelo. Diplomato in stenodattilografia e poi computista commerciale, ha alternato il lavoro con gli studi. Ha svolto vari lavori, fra cui giornalaio, imbianchino, rilegatore (1955-1959). E’ stato assunto come impiegato in Comune in occasione del censimento 1960 e ha quindi lavorato fino al 31 dicembre 1995 presso gli uffici dei lavori pubblici. Ha frequentato l’oratorio salesiano del quartiere ed è presente ai periodici incontri degli ex allievi.

E’ socio di molte associazioni cittadine: Famiglia Perugina (iscritto da più di 45 anni); Società operaia di mutuo soccorso (dal 1981); Associazione per la cremazione, Il Gotto, Vivi il Borgo. E’ tra i fondatori del Circolo filatelico numismatico Vermiglioli (primi anni Sessanta). Ha cominciato a collezionare fin da ragazzo, quando aiutava il padre al cinema Carmine: così ha iniziato a raccogliere fotobuste e locandine dei film. Quando ha imparato a rilegare libri e riviste, è nata la raccolta di libri, negli anni è cresciuta fino a comprender circa ventimila volumi, una gran quantità di riviste e giornali, albi a fumetti, manifesti. Vasta anche la collezione di dischi (78 e 45 giri) e giradischi (quelli più antichi a manovella e i più moderni mangiadischi). Molta documentazione raccolta da Piazzoli riguarda il cinema, dalle origini ai primi anni Settanta. Dalla raccolta di francobolli è derivata la scoperta delle cartoline illustrate. Le cartoline – oltre venticinquemila – sono per lui una vera passione. Più di cinquemila risalgono ai primi anni del 1900. La maggior parte riguardano l’Umbria, in particolare Perugia e Assisi. Un migliaio raccontano la trasformazione di Perugia. Proprio nelle cartoline si ritrovano disegnatori, fotografi e tipografi che hanno fatto storia, come Tilli, Alinari, Alterocca. E oltre al lato dell’illustrazione, anche il lato destinato al messaggio riserva sorprese: un timbro, un francobollo, un indirizzo o il testo raccontano spesso storie interessanti. Degna di menzione anche la ricca collezione di santini, dall’Ottocento a oggi.

Per Adriano Piazzoli collezionare significa anche condividere e raccontare. A partire dagli anni Ottanta ha collaborato a numerose mostre, fra cui la celebre mostra su Fausto Coppi (1991) che si tenne a Palazzo Penna; il Risorgimento; gli hobbies, l’Unità d’Italia, la Prima Guerra Mondiale, Gerardo Dottori, Monteluce, fino alle più recenti organizzate insieme all’associazione Vivi il Borgo.

Le sue collezioni sono un punto di riferimento anche per autori ed editori, per pubblicazioni, studi, ricerche e cataloghi, che spesso richiedono documenti altrimenti introvabili.

Negli ultimi anni, in veste di storico autodidatta, ha curato una decina di conferenze sulla storia di Perugia e dei suoi quartieri, ricche di immagini e aneddoti.