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Bagno di folla per “l' innocente in una bara bianca”. Commoventi parole del Vescovo Bassetti ai funerali di Ovidio Stamulis

“Non c'era mai stata tanta gente tutta insieme in questa piazza”, ce lo dice commossa una signora anziana con gli occhi rigati dal pianto a pochi metri dalla bara di Ovidio Stamulis. Oggi pomeriggio Pietrafitta ha dato il suo ultimo saluto al diciassette ucciso venerdì scorso a colpi di mattarello dal suo patrigno. “Stai tranquillo per tua madre e tuo fratello, ora non dovrai più difenderli, non c'è più pericolo per loro” lo dice dal palco il suo padrino e la folla si scioglie in un lamento unanime.

Il Vescovo- Monsignor Gualtiero Bassetti ha spiegato come questa morte sia lo specchio di una società malata, sempre più spinta all'isolamento e alla rinuncia alle relazioni umane. “Ovidio come Gesù ha avuto il suo calvario- ha spiegato- ed era umanamente più grande dei ragazzi della sua età come solo chi soffre può esserlo. Era impegnato nel teatro, sempre vicino agli anziani ed ai più piccoli era un ragazzo speciale”

Le voci rotte dal pianto- Sull'altare allestito all'esterno della chiesa si sono avvicendati in molti a portare un ricordo di Ovidio, voci incerte colte dall'emozione su tutti il ricordo della dirigente scolastica del Capitini che ha voluto leggere la poesia di Hikmet che il ragazzo aveva loro dedicato e che parla di come prima di ogni pensiero o azione umana vada messo l'uomo come fonte primaria di gioia e attenzioni. Dopo di lei le parole del presidente della pro loco e dei compagni di scuola “ti prendemo da esempio Ovidio, ci hai insegnato quanto sono importanti i desideri e che ogni persona è speciale, proprio tu che ti distinguevi così tanto dalla massa”

I punti interrogativi ed i mantelli neri- Sulle magliette dei suoi concittadini spiccavano dei grandi punti interrogativi, adesivi a sfondo nero emblema dei tanti dubbi che lacerano la comunità come e cosa poteva essere fatto per salvare Ovidio, cosa non è stati fatto? Di chi è la responsabilità ? È questo il senso di quel punto di domanda anche se oggi in realtà per le polemiche non c'è stato spazio. Troppo era già il dolore. I mantelli neri indossati da alcuni invece altro non erano che i costumi di scena indossati anche da Ovidio durante uno spettacolo teatrale e che lui stesso avrebbe delirato vedere, come aveva confidato ad un'amica immaginando il suo funerale.

Vasco e i palloncini- “Un senso” di Vasco Rossi è stata la canzone sulle note della quale i ragazzi del Capitini hanno liberato in aria centinaia di palloncini colorati “che uno di questi voli più in alto e arrivi in cielo da Ovidio”, le parole del Vescovo.