“Wc pubblici fuori servizio causa atti di vandalismo e comportamenti incivili – Ci scusiamo per il disagio” è la scritta che campeggia ormai da cinque mesi sulla porta di ingresso dei bagni pubblici della stazione Fontivegge di Perugia, che ha suscitato oggi le ire e le attenzioni del coordinatore Idv per Perugia Franco Granocchia.
“Ci sembra una cosa gravissima, non soltanto perché non vi sono altri bagni pubblici di cui i viaggiatori possono usufruire ma perché in quelle poche parole si legge una sorta di rassegnazione da parte del gestore delle ferrovie verso chi compie atti vandalici”, ha scritto Granocchia in una nota.
La chiusura dei bagni a Fontivegge risale a un episodio tragicomico del sette ottobre scorso, quanto i bagni appena rimessi a posto con lavori costati 70mila euro, inaugurati e riconsegnati al pubblico, furono vandalizzati con scritte e rotture nel giro di neanche un'ora, costringendo le Ferrovie a un rassegnato dietrofront.
“Da ottobre dell’anno scorso ad oggi ci sembra inverosimile che non si sia posto rimedio alla situazione”, tuona Granocchia. “Certo è vero che la mancanza di Polizia Ferroviaria ha certamente aumentato il problema dei tossicodipendenti che usano i bagni per drogarsi e di tanti altri soggetti che non hanno rispetto del pubblico servizio, ma questo può andare a discapito dei tanti turisti o pendolari o studenti che ogni giorno arrivano nella nostra stazione? Che immagine diamo a chi arriva via treno a Perugia? Se necessario si pensi ad assumere un addetto alla pulizia e alla supervisione dei bagni come accade in tante altre città d’Italia ma il problema venga risolto e si compia un piccolo passo avanti nella direzione della civile convivenza”.
Granocchia nella nota ha sollecitato anche il Comune di Perugia nella persona del Sindaco Boccali perché se necessario si faccia carico di risolvere questa situazione nell’interesse stesso della città. (fda)