Categorie: Politica Terni

BAGARRE IN COMUNE, IL PD SU BRIZI (PDL): “RAMPOGNATO DAL SUO STESSO PARTITO”. PDL: “ISTERICI, SOFFRONO SINDROME DELL'ETERNO TROMBATO”

Luca Biribanti

Dopo il 'caso commerciopoli' che ha coinvolto l'ex direttore della Confcom, Leandro Porcacchia, le turbolenze dell'arresto dell'ex ad della Meraklon, Gianpaolo Fiorletta, il comune di Terni è nuovamente scosso, anche se 'solo' da una nuova bagarre politica. Questa volta a scatenare nubi e tempesta su Palazzo Spada sono le schermaglie tra maggioranza e opposizione che continuano un aspro scambio dialettico fatto di reciproche accuse e attacchi personali. Nella giornata di ieri, 8 consiglieri del PD (Anna Bartolini, Riccardo Giubilei, Valdimiro Orsini, Michele Pennoni, Valerio Tabarrini, Gianfranco Teofrasti, Sergio Trivelli ed Ermanno Ventura) avevano firmato una nota congiunta nella quale avevano puntato il dito nei confronti di Fabrizio Brizi, consigliere Pdl, che lo scorso 13 aprile aveva rilasciato una dichiarazione piuttosto pesante nei confronti della maggioranza.

“In relazione alle notizie di stampa circa pretese prese di posizione di esponenti del Pdl e del coordinamento comunale, riguardo il comportamento tenuto dai consiglieri del Pdl presenti all’ultima seduta del Consiglio Comunale – aveva scritto Brizi – ritengo che esse siano infondate o frutto di approssimazione giornalistica. D’altra parte anche i principianti della politica avrebbero compreso che la scelta di mantenere il numero legale deriva dalla volontà di scoprire finalmente il gioco della componente Margherita del Partito Democratico, che da tempo, sulla pelle dei ternani, offre lo spettacolo del continuo tira e molla col sindaco al fine di lucrare posizioni di vantaggio. Se altre componenti della minoranza si lasciano portare al traino da quella componente del PD, ciò non può condizionare le nostre posizioni, che restano sempre e comunque di alternativa all’attuale maggioranza”.

L'ATTACCO A FEDERICO BRIZI (PDL) – I fatti a cui allude Federico Brizi risalgono all'11 aprile, quando nella sala consiliare era ai voti il bilancio 2011 dell'Ati4, passato in assemblea con 18 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, contro i 3 di Brizi, Fatale e Biscetti del Pdl. L'analisi politica dell'esponente del Pdl non è piaciuta agli esponenti di maggioranza che hanno sferrato un vero e proprio attacco al collega della minoranza: “Le dichiarazioni del consigliere Brizi, distintosi finora per silenzi ed assenze, non meriterebbero neanche replica, se non altro per il pietoso rispetto che si deve a chi, messosi da solo all’angolo e rampognato giustamente dallo stesso suo partito del Pdl, cerca in tutti i modi di tenere la testa fuori dall’acqua. C’è però un passaggio – continuano gli otto consiglieri del Pd – che merita una riflessione, non tanto per lui, ma per chi da troppo tempo fa finta di non cogliere l’importanza di questioni che da mesi abbiamo posto al centro del dibattito politico cittadino e che a breve, nel modo più sereno, responsabile e fermo, discuteremo nella sessione di bilancio. Questioni che possono permettere a questa amministrazione e all’intero territorio uno scatto in avanti, quel cambio di passo che tutta la città attende sui temi della riforma del welfare, delle aziende partecipate, dei servizi esternalizzati, del commercio, della vivibilità cittadina e delle prospettive di sviluppo. Porti Brizi le sue riflessioni in consiglio comunale, si sbilanci una volta ad intervenire e non si limiti a fare il ventriloquo di giochini sinistri. Se proprio vuole rendersi utile, cominci a fare gli interessi della città appellandosi al Governo amico affinché ci aiuti nella difficile gestione delle politiche industriali del territorio. Abbandoni le pagelle e le reprimende e dimostri nei fatti, senza attacchi scomposti e gratuiti, la consistenza della sua proposta politica, il suo attaccamento alla città e la responsabilità del ruolo che ricopre. Perché non prevalga su tutto la voglia di gettare fumo negli occhi e la paura di perdere uno scranno a Palazzo Spada, agguantato all’ultimo tuffo, evitando di tradire il mandato dei cittadini”.

LA REPLICA DEL PDL – Parole al veleno che hanno provocato la reazione del Pdl che ha fatto quadrato intorno a Federico Brizi infiammando ulteriormente il rovente clima politica che si respira questi giorni a Palazzo Spada: “Il documento uscito a firma di alcuni consiglieri del Pd, privo di alcun contenuto politico, si distingue per un becero e inaccettabile attacco personale ai danni del nostro capogruppo”. Lo dichiarano in una loro nota i consiglieri comunali del gruppo del Pdl. “Evidentemente si tratta della reazione scomposta di chi è stato toccato su un nervo scoperto; un’isterica risposta di bene individuati personaggi turbati dalla sindrome dell’”eterno trombato” , che si sono contraddistinti nel tempo per atteggiamenti tenuti in consiglio comunale di dubbia lealtà politica verso il proprio gruppo. Il fatto che insolitamente il comunicato non porti la firma del capogruppo del Pd è la prova provata che all' interno del gruppo di maggioranza relativa a Palazzo Spada è ormai da tempo in atto una guerra per bande che paralizza l' azione amministrativa, cosa testimoniata dal fatto che da mesi non arrivano più in consiglio comunale atti dalla giunta. Grottesco poi che gli epiteti dispregiativi mossi a Federico Brizi vengano da qualche consigliere (per altro eletto in consiglio comunale per surroga) che da anni bussa invano alla porta dei sindaci avvicendatisi per uno strapuntino da assessore o da capogruppo. Parlano di questioni poste da mesi al centro del dibattito politico cittadino. Bene, allora dimostrino con i fatti e non a chiacchiere di riuscire, a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, ad incidere nelle scelte o abbiano in caso contrario la coerenza in sede di bilancio di staccare la spina al ‘malato terminale’ rappresentato ormai dal governo di centro sinistra a Palazzo Spada, aprendo così una nuova fase politica, a Terni come altrove, rispetto alla quale a quel punto saremo ben disposti a confrontarci. Nel frattempo un consiglio: con i venti gelidi che sembrano agitarsi in questi giorni tali personaggi dovrebbero preoccuparsi di coprirsi le terga piuttosto che fare la morale politica ad altri”.

© Riproduzione riservata