Perugia

Bacio gay tra Romizi e Salvini… e manca più di un mese alle elezioni

Un bacio gay, appassionato, tra Andrea Romizi e Matteo Salvini all’ombra di Palazzo dei Priori, nel romantico scenario di piazza IV Novembre. Un fotomontaggio, ovviamente, utilizzato da Omphalos per la campagna choc (così la definisce la stessa associazione Lgbti) denominata “#perugianonsilega“.

L’attacco è sempre quello, utilizzato anche dai candidati del centrosinistra: in caso di conferma a Palazzo dei Priori, Romizi sarà ostaggio della Lega “medievale” di Pillon.

Ma per esprimere la propria contrarietà, stavolta Omphalos ci va giù pesante: “C’è un bacio però che proprio non ci piace – spiegano i responsabili dell’associazione ed è il ‘bacio politico’ tra il candidato sindaco di Perugia Andrea Romizi e la Lega di Matteo Salvini. Bacio che simbolicamente rappresenta l’alleanza politica che vuole portare al governo di Perugia persone e posizioni apertamente razziste, omofobiche, transfobiche e sessiste“.

Una campagna che riprende il celebre murales realizzato a Roma. In quel caso, Salvini viene ritratto mentre amoreggia con l’altro vice premier, Luigi Di Maio. Stavolta, le sue labbra si “confondono” con quelle del sindaco di Perugia, Andrea Romizi.

La Lega – così giustifica la campagna choc la stessa Omphalos – rappresenta tutto ciò contro cui la nostra associazione si batte sin dalla sua fondazione. Le posizioni e i valori espressi dal partito del Ministro Salvini sono in aperto contrasto con gli ideali di accoglienza, autodeterminazione, inclusione e antidiscriminazione che hanno caratterizzato la storia della nostra città e per i quali la nostra associazione lavora ogni giorno. Omphalos è un’associazione apartitica, non si candida alle competizioni elettorali ed è aperta a tutte le forze politiche che ne sposano i valori, ma è nostro preciso dovere, nei confronti della comunità Lgbti (lesbica, gay, bisessuale, trans* e intersex) e della cittadinanza, mettere in guardia da tutte le posizioni apertamente omofobiche, razziste e sessiste, come quelle della Lega, un partito che ha scelto di cavalcare le paure per imporre un modello di città e di Paese dove minoranze e soggettività più deboli sono emarginate e private di diritti“.

Poi, l’affondo su Romizi, “che si candida a guidare la città per altri cinque anni, ha scelto espressamente di allearsi e di condividere programmi, progetti e valori con la Lega, che è già diventato il suo principale sponsor. Un sindaco che 5 anni fa si presentava alla città come un giovane civico e moderato, si è mostrato in realtà, nel giro di poco tempo, come il miglior supporter dei peggiori ambienti della destra ultracattolica e reazionaria, prima opponendosi al riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero e poi conducendo una battaglia politica contro un bambino di appena pochi mesi, il piccolo Joan, lasciandolo per lungo tempo senza documenti e identità per il solo fatto di avere due mamme. Battaglia politica persa disastrosamente grazie all’intervento dei giudici che, con ben due sentenze, in primo grado e in appello, hanno ordinato al primo cittadino di trascrivere quell’atto di nascita“.

Ci si chiede, a questo punto, cosa potrà accadere nel mese e mezzo di campagna elettorale che resta. Più eventuali tempi supplementari.