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Bacino fiume Paglia, riunione in Regione su interventi di messa in sicurezza

Verifica dello stato di attuazione degli interventi sul fiume Paglia finalizzati alla messa in sicurezza degli abitati e delle persone. Questo l’oggetto della riunione svoltasi quest’oggi a Palazzo Donini, a Perugia, convocata dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, cui ha partecipato anche l’assessore regionale Silvano Rometti, presenti i sindaci di Orvieto, Allerona, Castel Viscardo e Città della Pieve, ed i rappresentanti dell’Autorità di bacino del Fiume Tevere e del Consorzio di Bonifica Val di Chiana Romana e Val di Paglia.
Nel corso della riunione è stato innanzitutto esaminato lo stato di attuazione di tutte le opere già finanziate di cui sono in corso le progettazioni afferenti al Consorzio di Bonifica per un importo di oltre 8 milioni e 200 mila euro e che riguardano nello specifico interventi nei territori di Orvieto scalo e Ciconia; Allerona e Ponticelli (Città della Pieve).
E’ stato inoltre fatto il punto degli interventi manutentivi dell’alveo del fiume già conclusi, e autorizzati dalle ordinanze commissariali successive agli eventi alluvionali del novembre del 2012.
Complessivamente la Regione Umbria per gli interventi relativi al fiume Paglia ha messo a disposizione risorse per 12 milioni di euro per opere di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Impegni riconfermati anche dalla nuova programmazione che è oggetto di confronto tra Regioni e Governo, soprattutto per favorire una accelerazione degli interventi in tutto il territorio nazionale.
“Alla luce di quanto sta avvenendo – ha dichiarato al termine della riunione la presidente Marini – vorrei porre l’attenzione su un aspetto che ritengo molto importante. Ai presidenti di Regione, giustamente, si attribuiscono le funzioni di Commissario straordinario per gli interventi in questi ambiti, ma accanto ad essi si devono prevedere contemporaneamente competenze straordinarie che semplifichino al massimo le procedure, così da poter effettuare gli interventi nel più breve tempo possibile. I poteri commissariali, infatti, risulterebbero inutili se non accompagnati da poteri che servano a superare la procedura ordinaria e da risorse adeguate ed effettivamente spendibili in tempi certi a rapidi”.