La lettera inviata a Tesei e Oliviero dal sindacato
“Il territorio dell’Umbria continua ad essere contrassegnata da un pauroso immobilismo, anche sulla costituzione delle aziende ospedaliero-universitarie di Perugia e Terni e per questo, di fronte all’inerzia, torniamo a sottolineare la questione del personale universitario che svolge funzioni assistenziali e che, danni è in attesa di vedere definito e legittimato il proprio status giuridico ed economico”. La segreteria regionale di Cisl Università, di fronte all’accelerazione sulla convenzione tra Regione e Università ha evidenziato, in una lettera inviata al Magnifico Rettore, Maurizio Oliviero, alla presidente della Regione, Donatella Tesei e per conoscenza anche ai direttori generali di Azienda ospedaliera di Perugia e Università di Perugia, le proprie considerazioni di fronte alla “legittimazione dell’esercizio delle funzioni assistenziali da parte del personale universitario in attesa di convenzionamento”.
Rammarico e stupore
“Che si sia sollevata la questione – scrive la segreteria Cisl Università – ci stupisce e rammarica, perché avvenuto senza darne comunicazione alle organizzazioni sindacali e dunque prescindendo dal coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori che, invece, avrebbero potuto contribuire fattivamente alla risoluzione delle problematiche sollevate”. Problematiche che hanno radici lontane, essendo trascorsi sette anni dalla sottoscrizione del Protocollo attuativo per la disciplina dei rapporti inerenti il personale universitario in convenzione. Cisl Università ricorda quindi le richieste sul tema presentate nel 2016 alla precedente amministrazione universitaria: “Immediata costituzione di un tavolo sindacale permanente, previsto dal protocollo generale del 2015, per garantire un costante confronto con le organizzazioni sindacali; la firma di un accordo stralcio per il personale al fine di arrivare, in tempi brevissimi, alla sanatoria di situazioni pendenti, perché il personale non può più aspettare”.
Le richieste
“Aspetto increscioso e non più accettabile di questo immobilismo è che chi ne paga le spese è sempre il personale universitario che, a fronte di un testo convenzionale siglato nel 2006, scaduto nel lontano 2009 e tuttora in prorogatio, non vede riconoscersi quanto dovuto. L’auspicio – conclude la segreteria Cisl Università – è che si possa giungere alla sottoscrizione dei protocolli attuativi previsti dal Protocollo politico”.