“Alla vigilia della partenza della prima corsa, (rumore permettendo) , le Società coinvolte nella realizzazione del mirabolante Minimetrò, tra i cui soci spicca lo stesso Comune di Perugia, si sono visti recapitare, dal Sostituto Procuratore Sergio Sottani, un bel regalo di natale anticipato”. E' quanto scrive, in una nota, il capogruppo della CdL per l'Umbria Pietro Laffranco evidenziando come “la notizia rimbalzata oggi sulle prime pagine dei quotidiani locali è di quelle che possono certamente provocare imbarazzo all'amministrazione Locchi”.”La procura di Perugia – fa notare il capogruppo della CdL – ha chiuso l'inchiesta sul Minimetrò ipotizzando, a carico di alcuni imprenditori, coinvolti nella realizzazione del progetto, i reati di truffa e turbativa d'asta. Una circostanza scomoda , questa, che si va ad aggiungere alle recentissime e controverse vicende relative al buco di bilancio e ai T-red”.”Lungi dall'essere colpevolisti e dal voler strumentalizzare la vicenda, – puntualizza Laffranco -dobbiamo, però, sottolineare come già in tempi non sospetti i Consiglieri comunali di Alleanza nazionale avanzarono dubbi sull'operazione che ha richiesto un ingente impiego di risorse pubbliche. Le criticità avanzate – ricorda – riguardavano gli effettivi benefici apportati ai cittadini, ma anche le modalità di finanziamento dell'operazione e la sottovalutazione di progetti alternativi, che forse con minor spesa, avrebbero potuto risolvere i problemi della mobilità perugina”.”A questo punto – conclude l'esponente del centrodestra – ribadiamo la massima fiducia nei confronti degli organi inquirenti affinché si possa far luce sulle ombre che hanno accompagnato la nascita del controverso minimetrò”.