Spoleto

Avviato a Spoleto il nuovo servizio di Pronto Intervento Sociale

Avviato il nuovo servizio di Pronto Intervento Sociale. Attivo nel Comune di Spoleto dal 2009 attraverso la “Sala operativa h24” per la gestione delle emergenze sociali, il servizio, fondamentale per assicurare una risposta immediata a persone che vivono in condizioni di improvvise ed impreviste necessità assistenziali, è stato allargato anche agli altri comuni della Zona Sociale n° 9 dell’Umbria Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria.

L’attività di co-progettazione, che si è svolta nel corso del 2023 ed ha consentito l’implementazione del Pronto Intervento Sociale, è stata frutto di un confronto tra tutti i soggetti interessati al fine di mappare i fenomeni di esclusione sociale, disagio e povertà e di ridefinire i protocolli e le procedure di intervento.

Questa fase progettuale, finanziata con le risorse del PON Inclusione 2014-2020 React-EU e finalizzata alla costruzione di una rete integrata costituita dai servizi pubblici territoriali (sociali, educativi e sanitari), le forze dell’ordine e gli ospedali, ha permesso di rafforzare i rapporti collaborativi con i soggetti del terzo settore che operano nell’ambito degli interventi di protezione e tutela sociale e di contrasto alla povertà.

Oggi il servizio di Pronto Intervento Sociale (Pr.In.S.) è attivo h 24 e 365 giorni l’anno in tutti i comuni della Zona Sociale n° 9 e prevede interventi di messa in sicurezza per prevenire i rischi alla salute di individui e nuclei familiari in condizione di vulnerabilità.

La centrale operativa è costituita dagli operatori (primo contatto, assistenti sociali e educatori di prossimità) dei Comuni della Zona Sociale n. 9 e della Cooperativa Il Cerchio in qualità di Ente-Attuatore partner, che lavorano in stretta collaborazione con i soggetti che possono segnalare una situazione di emergenza, ossia Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Pronto soccorso.

Il lavoro di raccolta dei dati e di analisi portato avanti in questi mesi – ha spiegato l’assessora al benessere e innovazione sociale, Luigina Renzi (nella foto) – ci ha consentito non solo di vagliare la qualità degli elementi di conoscenza in nostro possesso, ma anche e soprattutto di coinvolgere maggiormente le associazioni e gli enti del territorio che sono, in una logica di rete integrata, soggetti fondamentali nel monitoraggio delle emergenze sociali presenti nei diversi territori”.