Una nuvola di magliette bianche lungo il viale Trento e Trieste, con l'azzurra scritta dell'Avis, è stato il segno più tangibile della grande partecipazione alla 5° passeggiata Spoleto-Monteluco, organizzata dalla benemerita Associazione.
Tantissimi, grandi e piccini (cani compresi), si sono ritrovati al mattino presto davanti alla sede avisina e, scortati dai volontari del Gruppo Protezione Civile dell'Associazione Carabinieri, si sono poi snocciolati lungo le strade del centro storico cittadino.
Attraversato l'ingresso sud della Flaminia, è iniziata la vera salita lungo la provinciale montelucana, addolcita ed affievolita dalle più variegate discussioni che si intavolavano passeggiando.
E' stato fantastico vedere l'anziano aiutare il piccolo a camminare; la mamma spingere la carrozzina del figlio; i provetti scalatori adeguarsi alla comprensibile flemma dei sedentari.
All'altezza di S.Giuliano era prevista la provvidenziale sosta di rifornimento, necessaria per ritemprarsi e sprintare nell'ultimo tratto che porta al bosco sacro.
Ad attendere i sudaticci passeggiatori, c'era padre Luigi, frate del locale Convento francescano, che ha celebrato la santa messa all'aperto, aprendo anche il corteo che ha portato i donatori di sangue nell'attigua chiesetta ove è conservato il corpo del Beato Leopoldo, al quale è stato offerto un omaggio floreale.
Nell'area del bosco si stava nel frattempo allestendo una mensa improvvisata, fortemente apprezzata dai partecipanti che, ordinatamente, si sono messi in fila con il rispettivo vassoio.
Pasta all'amatriciana fumante (offerta dal ristorante Ferretti), porchetta croccante, crostata fragrante e vino a volontà, sono stati i protagonisti della parentesi luculliana.
A rendere la giornata ancora più allegra, ci ha pensato il caratteristico gruppo della “Bufera”, con in testa il sempre coriaceo Cesarino, che ha suonato e cantato stornelli vecchi e nuovi tanto di moda nel territorio spoletino.
Alla fine, con sincero appagamento, tutti hanno ripreso la strada del ritorno, soddisfatti per aver trascorso una particolare giornata all'aria aperta e con tanti amici.