Ri.Fo.
Il direttore dell’ACI Raffaele Ferriello e il presidente Mario Bartolini, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di ieri, hanno elencato una serie di osservazioni sul posizionamento delle postazioni di controllo della velocità, deciso da Palazzo Spada in base al decreto prefettizio che lo ha autorizzato. Queste le parole di Ferriello: “Le strade sulle quali sono posizionati gli autovelox, in base alle loro caratteristiche, potrebbero essere individuate come strade urbane di quartiere, sulle quali non è possibile collocare postazioni di controllo fisse – sottolineando inoltre che – gli apparecchi sono posizionati a metà dei rettilinei piuttosto che nell’approssimarsi delle aree di incrocio, rotonde o curve, dove invece potrebbero avere maggiori effetti di riduzione dell’incidentalità.” I due responsabili dell’Automobile Club di Terni hanno infine evidenziato che: “Al contrario di quanto previsto dalla direttiva Maroni in materia, in sede di valutazione preventiva dell’installazione degli apparecchi l’amministrazione non ha coinvolto la conferenza permanente per la sicurezza stradale né la stessa ACI.” In conclusione, i due apparecchi installati in via Alfonsine e in viale dello Stadio sembrano rispondere più “a un’esigenza di cassa che a una riduzione dell’incidentalità.” Ferriello e Bartolini hanno anche spiegato che: “Dopo pochi mesi, degli oltre 15.000 verbali emessi per eccesso di velocità oltre l’85% riguarda casi in cui si oltrepassa il limite di meno di 10 km/h. Le modalità di applicazione della direttiva Maroni e del decreto prefettizio lasciano forti perplessità circa la coerenza con la logica, sottesa alle stesse, dell’azione di contrasto mirato all’incidentalità stradale.” E’ stato indetto per il 10 aprile un incontro con l’Assessore comunale alla Viabilità Luigi Bencivenga, nel corso del quale verranno fatte presenti queste osservazioni e verrà avanzata la richiesta, da parte dell’ACI, di visionare la cartografia tecnica comunale.
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