Mancano almeno 500 autisti nel settore dell’autotrasporto e della logistica in Umbria. L’allarme arriva dalle stesse imprese, che non trovano personale.
Si tratta di una carenza strutturale di conducenti che è diventata ormai una emergenza nazionale, oltre che locale. In Italia, infatti, mancano circa 20mila autisti ed in Umbria le aziende del settore sono pronte ad inserirne stabilmente nel proprio organico almeno 500.
Nel corso degli ultimi anni la situazione è andata rapidamente peggiorando anche per una disaffezione a questo mestiere. “In assenza di un ricambio generazionale – ha sottolineato Romeo Leorsini, presidente della Sezione Trasporti di Confindustria Umbria – l’età media degli autisti in Italia è di oltre 50 anni e il 30 per cento dei conducenti andrà in pensione a breve. A fronte di ciò, ci sono sempre meno giovani che desiderano intraprendere questo mestiere. Tuttavia, i livelli retributivi sono più alti rispetto alla media e le nostre aziende, che operano su scala nazionale e internazionale, sono solide, strutturate e molto attente alle tematiche sociali, ambientali e a tutti gli aspetti legati alla sicurezza”.
Quello dell’autotrasporto e della logistica per conto terzi è un settore in espansione, strategico ed essenziale per l’Italia e per l’Umbria, non solo perché contribuisce in modo significativo al Pil, ma anche perché ha un ruolo fondamentale e trasversale nella movimentazione delle merci prodotte dall’industria manifatturiera, basti pensare che si sposta su gomma l’85% delle merci in Italia. Di questo oggi c’è scarsa consapevolezza da parte dell’opinione pubblica.
Le previsioni dicono che il settore della logistica sarà tra quelli a maggiore crescita percentuali nei prossimi cinque anni, e potrà dare quindi un importante impulso all’occupazione.
“Vorremmo – ha aggiunto Leorsini – che fosse superato lo stereotipo del camionista così come viene inteso nell’immaginario collettivo. Il lavoro dell’autista oggi è cambiato, salire su un mezzo è molto più confortevole di ieri, le cabine sono dotate di nuove tecnologie, la tecnica negli ultimi anni ha cambiato radicalmente il modo di operare dell’autista nel quotidiano, senza dimenticare che le condizioni economiche ora sono molto più favorevoli rispetto al passato. Oggi le nostre imprese – ha concluso Leorsini – sono pronte per affrontare le transizioni digitali ed ambientali, grazie agli investimenti fatti per dotarsi di mezzi tecnologicamente avanzati e meno inquinanti. Serve quindi uno sforzo importante per la formazione dei giovani che ci faccia arrivare ad un necessario ricambio generazionale”.
In tal senso – sostengono gli imprenditori della Sezione Trasporti di Confindustria Umbria – il bonus patenti appena attivato è sicuramente uno strumento utile per incentivare la professione. Parallelamente, però, sarà necessario creare una filiera formativa per la logistica, anche in collaborazione con la Regione Umbria per tramite delle politiche attive del lavoro, e canali per incentivare, finanziare e attuare la formazione di nuovi giovani aspiranti autisti.